Se il sindaco di Bologna tollera l’illegalità contro Salvini qualcosa non va specie se non condanna i facinorosi
Non è normale se il sindaco di Bologna tollera l’illegalità e impedisce a un cittadino di muoversi liberamente per la città. Ho letto da qualche parte che Virginio Merola avrebbe chiesto scusa ai bolognesi per i disagi causati loro dalla visita in città del segretario della Lega, Matteo Salvini.
Se fosse vero non ci sarebbe che restare sconcertati di fronte a un sindaco che difende gente facinorosa e antidemocratica anziché difendere la legalità. Non voglio qui fare commenti sulle capacità del sindaco e della sua giunta perché è sotto gli occhi di tutti. Non si può non vedere l’infimo livello a cui è arrivata questa città un tempo fiore all’occhiello del Paese. Del resto dalle mie parti si dice che è meglio essere cornuti piuttosto che fessi.
Perché nel primo caso lo sanno solo i concittadini, ma nel secondo lo vedono tutti per quello che fai e per come ti poni. Semmai dovesse chiedere scusa, il sindaco dovrebbe farlo per come ha governato male la città. Per quanto riguarda Salvini, invece, dovrebbe essere normale che ogni cittadino di questo Paese, che piaccia o no, abbia il diritto di fare e muoversi come gli pare nei meandri della democrazia.
Ed è libero di farlo senza dover dare conto a gentaglia che si arroga il diritto di decidere chi deve venire sotto le Due Torri e chi no. Più che impedire a Salvini di muoversi liberamente, il sindaco dovrebbe impedire queste forme vigliacche di illegalità. Perché si comincia così e poi si spara.