Fra 100 anni mari più alti di 7 metri secondo studio Nasa che vede nel riscaldamento globale la causa di molti danni
Fra 100 anni i mari potrebbero essere più alti di 7 metri se non ci sarà una drastica riduzione del riscaldamento ambientale. È quanto afferma James Hansen, 68 anni, da 28 alla guida del Goddard Institute for Space Studies della Nasa, conosciuto anche come il “padre del riscaldamento climatico”.
“Io non mi sono affidato ai modelli matematici ma all’analisi di quello che è realmente accaduto in passato quando la concentrazione di anidride carbonica in atmosfera ha fatto un salto brusco” ha detto Hansen. Sulla base di ciò è certo di poter aggiungere che se “non diamo un taglio drastico all’uso dei combustibili fossili, i ghiacciai della penisola antartica, che attualmente perdono 200 chilometri cubi all’anno, fonderanno nell’arco di un secolo. Il che produrrà un aumento di 6-7 metri del livello del mare a cui si dovrà aggiungere in collasso dei ghiacciai in zone come la Groenlandia”.
Da qui l’invito a “ridurre subito in maniera radicale l’uso dei combustibili fossili, a cominciare dal carbone. Non c’è alternativa perché anche due gradi in più in un secolo sono troppi”. Così facendo, spiega Hansen, “nell’arco di una ventina di anni potrebbe iniziare la discesa della temperatura per mettere in sicurezza il pianeta”.
Chissà se lo capiremo in tempo per fare qualcosa. Uno sforzo per evitare fra 100 anni mari più alti di 7 metri che sommergeranno buona parte delle terre emerse oggi conosciute.