Giornalista e scrittore
 

Governo a Fermo si scorda delle vittime di Dacca

Governo a Fermo ma non per vittime Dacca dove nove nostri connazionali sono stati trucidati dai terroristi islamici

Governo a Fermo ma non per vittime Dacca uccise da islamici

Il governo si presenta in massa a Fermo e si scorda delle nove vittime del terrorismo islamico di Dacca. La presidente della Camera, Laura Boldrini e il ministro degli Interni, amico degli amici, Angelino Alfano. La ministra Maria Elena Boschi e come loro tanti altri politicanti e benpensanti in cerca di inutile e sterile visibilità.

A Fermo, oltre alla tragedia, è andata in onda la solita ipocrisia terzomondista davvero dura a morire. Quella ipocrisia stomachevole che di sicuro alimenta i gesti ma non è chiaro se ne assecondi anche il pensiero. Perché a dire il vero mi è capitato di ascoltare in privato degli pseudo terzomondisti e benpensanti che mai e poi mai ripeterebbero in pubblico quelle parole. A dimostrazione dell’ipocrisia che governa il pensiero unico massificato.
Al funerale del migrante Emmanel Chidi c’era una folta rappresentanza istituzionale che invece è mancata alle esequie delle nove vittime del massacro di Dacca. Tutti ricordiamo Emmanel, ma in quanti ricordano i nomi dei nostri connazionali barbaramente trucidati in Bangladesh?
Chi ricorda Claudia D’Antona, Claudio Cappelli, Cristian Rossi, Maria Riboli, Simona Monti, Nadia Benedetti, Vincenzo D’Allestro, Marco Tondat e Adele Puglisi? Eppure vittima dell’odio il primo, vittime dello stesso incomprensibile sentimento le altre. Hanno davvero ragione, quindi, coloro che sostengono che nel caso di Emmanel la passerella e la visibilità sono garantite, mentre nel caso dei nostri connazionali i riflettori non portano lustro?

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