Giornalista e scrittore
 

I gialli di Simenon

I gialli di Simenon e quelli di Saru Santacroce senza il commissario Maigret ma sempre capaci di coinvolgere il lettore

I gialli di Simenon e quelli di Saru SantacroceJules Maigret, il protagonista dei gialli dello scrittore belga Georges Simenon, è senza dubbio una figura affascinante. Con la sua quotidiana umanità, la sua pacatezza, le sue debolezze e la sua perspicacia è in grado di coinvolgere chiunque nel seguire le sue peripezie investigative. Senza ombra di dubbio è un personaggio invitante e uso deliberatamente questo termine per due motivi. Jules Maigret non è invitante solo nel seguire i suoi casi, ma anche per il suo amore per la buona tavola. E qui entra in gioco un altro aspetto dei romanzi gialli, ossia il forte connubio tra cibo e mistero.

Chi ha avuto modo di apprezzare i gialli di Georges Simenon troverà in quelli di Saru Santacroce una valida alternativa per deliziare il proprio piacere per il mistero e la suspense e il gusto per le buone letture e la buona tavola. Nei romanzi gialli del cronista salentino Saru Santacroce non c’è il commissario jules Maigret. Ma si ha l’opportunità di conoscere personaggi ugualmente capaci di coinvolgere il lettore nelle storie di cui sono protagonisti.
Saru Santacroce c’è, ma non sempre è al centro dell’attenzione. Spesso lascia il posto agli altri personaggi che insieme a lui animano i gialli della serie. Per esempio, negli ultimi due romanzi, le protagoniste sono due donne investigatrici. Sono la pm Carla De Paolis e la dirigente della polizia di Stato Maria Cota.
Carla De Paolis, a dire il vero, è uno dei personaggi cardine della serie. Infatti, la sua figura è al centro anche del giallo Tremiti di paura ambientato alle Isole Tremiti. In questo romanzo dai contenuti forti, la De Paolis coordina le indagini dei carabinieri alle prese con un cruento femminicidio avvenuto nelle Perle dell’Adriatico in un infuocato mese di luglio. Un sanguinoso fatto di cronaca che sconvolge la rilassante routine estiva dell’arcipelago. Davvero mitici gli scontri tra il magistrato, che non ama i giornalisti, e il cronista Saru Santacroce che segue le indagini per raccontarle ai lettori.
La De Paolis ricompare nel giallo L’intrigo – guanti puri e senza macchia ambientato in Calabria. Una vicenda davvero complessa che la vede protagonista insieme a Maria Cota, il capo della squadra mobile di Catanzaro. Le due donne hanno una relazione e pertanto sono sia compagne di vita che di lavoro. Insieme hanno il coraggio di affrontare la ndrangheta che con i suoi accoliti sfrutta la politica dell’immigrazione per impadronirsi delle risorse pubbliche. Accanto ai mafiosi ci sono anche uomini di chiesa, politici e colletti bianchi che finiscono in galera nonostante i loro tentativi di sottrarsi alle patrie galere.
Le due donne si ritrovano, infine, anche nel giallo L’ottavo giorno – la debellazione ambientato a Napoli. Appena giunte all’ombra del Vesuvio, Carla e Maria devono fare i conti con un assassino che uccide persone assolutamente perbene strappando loro il cuore. Un cruento modus operandi che fa pensare a un macabro rituale che sconvolge l’allegria di una città come Napoli abituata a sorridere nonostante sia costretta ad andare a braccetto con i guai.
Nel thriller psicologico Vite Spezzate, al quale fa da sfondo Londra, i lettori seguono le indagini del detective di Scotland Yard, Sonny D’Amato. Il giovane e brillante investigatore è alle prese con un serial killer che ha già ammazzato tre studenti. Un feroce assassino che va fermato prima che la lista si allunghi. Un’indagine complessa che ha a che fare con gli abusi ai danni dei minori. Non c’è il Maigret dei gialli di Simenon, ma un investigatore comunque capace di coinvolgere i lettori.
Nel giallo Il dio danzante – delitto nel Salento Saru Santacroce torna nella sua terra e ancora una volta viene convinto a seguire le indagini dei carabinieri. I militari, infatti, sono alle prese con un serial killer della Sacra corona unita evaso durante una visita in ospedale, Ma anche con un ingente bottino di lingotti d’oro da recuperare frutto di una sanguinosa rapina ai danni di un furgone portavalori.
Sono entrambi ambientati a Bologna i gialli Il filo rosso – delitto sui colli e Gioco mortale – delitto nel mondo della trasgressione. Il filo rosso racconta il clima di paura che si vive sotto le Due Torri a causa dei sei morti ammazzati nel giro di poco tempo. Una violenza tale non si vedeva dai tempi della banda della Uno bianca. Normale, dunque, che una città tante volte costretta a subire sanguinosi episodi criminali sia spaventata anche se decisa a non mollare di fronte ai nuovi eventi.
Gioco mortale è un giallo malizioso perché racconta il mondo della trasgressione e dei giochi per adulti che fa da sfondo a un delitto. Infatti, indagando sull’omicidio di un noto viveur bolognese, la squadra mobile finisce in un mistero a luci rosse. Qui sono tre le donne protagoniste. Due sono apparentemente diverse ma in realtà molto simili e a loro modo pericolose. La terza fa impazzire Saru Santacroce che in questo giallo vive il piacere in maniera quasi totalizzante e al contempo deve fare i conti con risvolti non sempre piacevoli.
Se già conosci il cronista salentino raccontaci la tua impressione. Dicci cosa ti è piaciuto e cosa no. Per noi è un piacere conoscere la tua opinione. Se, invece, non hai ancora letto niente di Saru Santacroce, approfitta dell’offerta e lasciati incantare dalle sue avventure che hanno molto in comune con quelle raccontate nei gialli di Georges Simenon.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *