Due delitti efferati
tra le bellezze del Salento

L'omicidio di un sanguinario killer di mafia si intreccia con un'efferata rapina milionaria. Un'indagine davvero difficile per gli inquirenti impegnati a fare luce su questi delitti nel cuore del Salento perché nulla è come appare e tutti nascondono segreti inconfessabili

Il giallo Il dio danzante

Perché leggere Il dio danzante

  • Il Salento
  • La trama avvincente
  • L'uso equilibrato del dialetto salentino
  • Si lascia gustare come un mojito al tramonto
  • I personaggi

Un romanzo molto crudo e particolare che descrive uno spaccato di vita della nostra Italia. Ambientato in un Salento sempre bello e movimentato descrive la storia di un affiliato alla sacra corona unita che ha assaltato un portavalori e nasconde ancora il bottino nonostante gli anni passati in carcere. Le vicende si intrecciano in maniera magistrale tra le indagini del Maresciallo Martella e le ricerche del nostro giornalista temerario Saru Santacroce sempre alla ricerca dello scoop. L'autore è stato in grado di creare la suspence necessaria a tenere il lettore incollato alle pagine. Mi sono piaciute anche le espressioni in salentino che mi hanno ricordato le vacanze passate da quelle parti. Lo consiglio

Ho letto i primi tre gialli della serie e trovo che questo sia il migliore dei tre scritti dal bravo Picca. Bellissime le ambientazioni, intrigante e con la suspense che permea l'intero romanzo. L'equilibrio del libro, tra descrizioni di piatti tipici, scene erotiche e trama poliziesca, è davvero magistrale e lascia il lettore avvinghiato al libro sino all'ultima pagina. Complimenti all'autore che sta via via migliorando il proprio modo di scrivere andando a colpire il cuore del lettore

Il nuovo giallo di Cesario Picca, Il dio danzante, si rivela ancora una volta talmente coinvolgente che non posso che consigliarlo vivamente, e non solo agli amanti del genere. In esso si mescolano in maniera equilibrata suspense e vita di tutti i giorni in un'atmosfera ricca di luoghi incontaminati, storia, arte culinaria e amore per la vita. L'uso del dialetto, ingrediente sempre usato dall'autore nei suoi gialli, rende quest'ultimo autentico e quanto mai genuino come i personaggi che ruotano intorno al protagonista Saru Santacroce e che animano la scena di un truce delitto di criminalità organizzata consumato in un angolo magico del Salento

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