Se bue dice cornuto ad asino sull’immigrazione: l’Ue critica Trump ma ha chiuso le frontiere molto prima di lui
Siamo davvero alla farsa se sull’immigrazione il bue dice cornuto ad asino. Se le politiche migratorie del neo presidente Usa, Donald Trump, siano sbagliate o meno ce lo dirà come sempre la storia. Di sicuro non ce lo può dire il presidente francese Hollande. O la primo ministro britannica Theresa May. Né tutti quei presunti illuminati farisaici, finti buonisti, ingegneri aerospaziali quando si tratta di criticare gli altri, che dominano in Europa.
Perché, parole a parte, sono i fatti che fanno la differenza. E il carrozzone Ue, cagnolino scodinzolante dei nipotini di Hitler, farebbe bene a tacitarsi e magari a vergognarsi. Sentire le critiche dei saurocrati di Bruxelles è come udire il bue che dà del cornuto all’asino. Proprio loro che si comportano peggio di Trump. Proprio i tedeschi che pagano Erdogan con i nostri soldi per bloccare i migranti in Turchia e impedire loro di raggiungere la Germania. Oppure i francesi che impongono all’Italia di chiudere la frontiera di Ventimiglia. O gli inglesi che hanno chiuso la propria frontiera al confine con la Francia.
Proprio loro che raccolgono un milione di firme per bloccare la visita di Trump in Gran Bretagna. Salvo poi acquietarsi quando scoprono che per i loro connazionali non ci saranno problemi ad entrare in Usa al contrario di quanto si pensava in un primo momento. Per non parlare della pm Ilda Boccassini che in conferenza stampa finge di meravigliarsi che il traffico di esseri umani sia gestito dai connazionali di coloro che fuggono dai loro Paesi. E pare quasi dispiaciuta di dover riconoscere una verità nota a tutti. Se le sue indagini sono come le sue osservazioni Dio ce ne guardi e scampi.
Saranno anche parole al vento, ma almeno il ministro Angelino Alfano e prima di lui il premier Matteo Renzi, sono gli unici che dicono all’Ue quello che pensano. E così mettono i partner di fronte alle loro negligenze, ai loro fallimenti, alle loro falsità, alla loro inutilità, alla loro incapacità. “Noi accogliamo i migranti mentre l’Ue costruisce muri” è una cosa vera. E di fronte alle critiche è come assistere al bue che dice cornuto ad asino sull’immigrazione.