Solidarietà Ue e sperpero continuo dietro politiche migratorie che questa accozzaglia scarica sugli italiani onesti
Le politiche migratorie hanno l’immensa capacità di mettere a nudo quello che c’è realmente dietro la presunta solidarietà Ue e lo sperpero continuo di risorse che non risolvono certamente il problema. Non c’è dubbio che la solidarietà sia il valore aggiunto dell’Ue. E lo si evince in maniera particolare e solare proprio nella gestione dell’immigrazione.
La Francia prende a bastonate chi vede una speranza lontano dal suo Paese. La Gran Bretagna pensa di lavarsi la coscienza mettendo a disposizione una nave, qualche altro mezzo e un manipolo di uomini. La Repubblica Ceca e l’Ungheria si dicono contrarie alle quote.
La Germania è stranamente silenziosa su questa vicenda. Eppure di solito, con la fissa dei numeri, è sempre lì a puntare il dito. Magari invocando la punizione di Odino o di qualche altro dio barbaro o a ventilare la messa in funzione di qualche forno. E probabilmente gli altri Paesi di questa accozzaglia informe denominata Ue si nascondono dietro i silenzi e i veti degli altri.
In tutto ciò chi continua a rimetterci in questa odissea sono i cittadini italiani che da oltre vent’anni sentono ancora parlare di emergenza immigrazione. Dopo tanti anni il fenomeno dovrebbe essere abbondantemente noto. Pertanto è inammissibile che si continui tuttora ad affrontarlo in emergenza senza uno straccio di organizzazione.
Probabilmente sulla scia di quel termine magico e abusato si può giustificare quel fiume di denaro che scorre verso le tasche dei soliti noti. Gli amici degli amici che con quell’emergenza si arricchiscono. Però poi quando si tratta di restituire i soldi rubati ai pensionati, secondo quanto stabilito dalla magistratura, non si trovano le risorse. E si offre loro solo un contentino tipo elemosina.