La farsa dell’estradizione kazaka da chi usa precauzioni prima di estradare un assassino in Usa ma non per Shalabayeva
Davvero una farsa la vicenda dell’estradizione kazaka che fa fare all’Italia la figura di un paese da operetta. Prima di estradare un assassino in Usa il governo italiano, ci raccontano le cronache, si è premurato di ottenere le necessarie garanzie.
Occorreva la certezza che l’uomo, Miguel Torres, alias Rene Rondon, che ha ucciso la moglie che lo voleva lasciare, non finisse nel braccio della morte.
Tutte accortezze che non sono state, invece, prese il 28 maggio scorso. Quel giorno le autorità italiane hanno ‘cacciato’ Alma Shalabayeva e la piccola Aluala, moglie e figlioletta del dissidente kazako, Muhktar Ablyazov.
Con le due donne nelle mani del ‘democratico’ governo kazako cosa farà il marito non ancora rintracciato? Probabilmente tornerà nel suo Paese da dove potrebbe non uscire più vivo. Per quanto tempo ancora dobbiamo farci rappresentare da questa gente che occupa i posti di potere dell’Italia sempre più scenario del peggior film trash?