Giornalista e scrittore
 

Il centrodestra e il mal di Tribunale

Il centrodestra e il mal di Tribunale a causa dei guai giudiziari del suo leader che distoglie dai problemi della gente

Il centrodestra e il mal di Tribunale del suo padre padrone

Alle prese con il mal di Tribunale dovuto alle disgrazie del suo leader, il centrodestra si dimentica dei reali problemi della gente.

Conosco e sento un sacco di gente che dice di essere vittima della cosiddetta malagiustizia. O quantomeno di subire i mali della giustizia. Che pure sono tanti e non riguardano solo le risorse (troppe) dissennatamente tagliate. Riguardano anche chi quella giustizia la amministra. E spesso, perdendo la bussola, in una sorta di delirio di onnipotenza, arriva persino a ergersi a padreterno. Ma il 99,99 % di quelli che loro malgrado hanno avuto a che fare con la giustizia non si è creato un partito. E non ha ricoperto cariche pubbliche nella speranza, magari, di ottenere dei vantaggi.
Mi chiedo allora perché la destra o il centrodestra di questo Paese debba preoccuparsi solo delle sorti del proprio leader. Eppure avrebbe tante cose da fare per il bene non dico dell’Italia ma almeno di coloro che le accordano il proprio voto. Possibile che in un momento in cui la gente deve davvero fare i conti con la fame il centrodestra debba solo pensare se è il caso che il proprio imputato di lusso vada o meno in Tribunale?
È questo il proprio contributo al benessere del Paese? Proprio perché parlamentare, proprio perché dice di avere a cuore le sorti del Paese e della gente, il leader del centrodestra dia l’esempio. E come tutti i normali cittadini si presenti davanti ai giudici e si difenda. Anche se, come sostiene, si tratta di accuse false. Anzi, a maggior ragione se davvero è come sostiene.

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