Ryanair condannata a pagare due passeggeri per il ritardo di un volo per Bologna dal giudice di pace di Brindisi
Ryanair condannata a pagare due passeggeri per il ritardo. Ci sono voluti più di due anni, tanta pazienza, il lavoro di un avvocato e la sentenza di un giudice. Ma alla fine Ryanair ha subito la condanna al pagamento di un risarcimento in base a quanto previsto dal Regolamento UE 261/2004.
Una normativa che a dire il vero non funziona dal momento che le compagnie la disattendono continuamente. E così facendo costringono i passeggeri a perseguire le vie legali per ottenere ciò che spetta loro di diritto. Il vero corto circuito su cui fanno solitamente leva i vettori aerei per non pagare o limitare le spese. Non tutti, infatti, hanno voglia e possibilità di rivolgersi a un avvocato. Ma, sfortunatamente per Ryanair non è stato questo il caso.
Nei giorni scorsi il giudice di pace di Brindisi, Francesca Vilei, ha condannato la compagnia irlandese al risarcimento di due passeggeri che nel marzo del 2017 erano giunti a Bologna da Brindisi con più di cinque ore di ritardo. In tutto questo tempo il vettore si è sempre opposto al risarcimento del danno costringendo così l’avvocato a depositare l’istanza in Tribunale. Prima di allora nessuna lettera o messa in mora aveva convinto Ryanair a desistere dal suo ostruzionismo per comportarsi secondo legge.
Un atteggiamento di spavaldo calpestio dei diritti dei passeggeri che è venuto meno solo con la notifica della citazione. A quel punto, infatti, la società del ceo Michael O’Leary ha inviato privatamente ai due clienti una proposta risarcitoria. Ma lo scorretto tentativo di bypassare il legale non ha sortito gli effetti sperati dalla compagnia. Ormai era troppo tardi per evitare un procedimento giudiziario che era già partito e che avrebbe comportato maggiori costi per la società con sede nella contea di Swords, a Dublino. Pertanto, seppur a fatica e con tanta pazienza, è giunta la soddisfazione di vedere Ryanair condannata a pagare due passeggeri per il ritardo.
