Speranza o delusione sono le due strade di Tsipras che può segnare un cambio di politica economica o fare come gli altri
Speranza o delusione sono le due strade di fronte al leader greco Tsipras che può segnare una svolta nella deleteria politica economica europea o comportarsi come gli altri accettando i diktat nazicentrici dell’Ue. Come era prevedibile Tsipras ha vinto le elezioni in Grecia. E lo ha fatto accarezzando la pancia (vuota) della gente.
Di fronte al leader della sinistra greca confluiscono in questo momento le speranze e le paure dell’Europa intera intesa come cittadini. La speranza è che davvero Tsipras rappresenti la testa d’ariete che scalfisca le sciocche certezze di chi governa il carrozzone Ue. Che davvero faccia capire a questi signori (sbadati?) che non è l’austerità che ci può aiutare a uscire dalle secche ma una seria politica economico-industriale. Dare cioè la possibilità alla gente o agli imprenditori di produrre e creare ricchezza e non togliendo diritti ai lavoratori.
Qualcuno che avesse il coraggio di dire No a queste cariatidi lo abbiamo trovato. La paura è che il signor Tsipras si comporti come tutti gli altri e una volta al potere si dimentichi della gente e si ponga prono ai soliti furbetti. Insomma, speranza o delusione sono le due strade di Tsipras. Abbiamo tanti di questi esemplari in Italia che se li esportassimo risolveremmo il problema del debito pubblico. E la storia (italiana) insegna che la sinistra al potere, quella progressista che tutela i lavoratori, nel 90% dei casi è stata capace di fare peggio della destra, quella conservatrice e amica dei padroni.