Cari grillini la storia si ripete sempre e ve lo dice un ex militante comunista che non credeva a un comico
Cari grillini dovreste imparare che la storia si ripete sempre. E non c’è bisogno che ve lo racconti un ex militante comunista che non credeva a un comico, ma a chi si faceva ugualmente i fatti propri. Se foste preparati quanto agguerriti sapreste che la storia solitamente si ripete. Cambiano i personaggi, forse anche le circostanze, ma i risultati sono sempre e drammaticamente gli stessi. Prima che arrivaste voi, vi assicuro, il mondo girava esattamente come adesso. E con molta probabilità girerà nella medesima maniera anche con voi e dopo di voi.
I giovani che in passato speravano nella possibilità di un mondo migliore credevano in certi personaggi politici che avevano una caratura certamente maggiore. Gente che, quantomeno, sapeva parlare correttamente la nostra lingua madre. Quei giovani, inoltre, per la causa spendevano soldi di tasca propria senza mai ottenere un pur minimo rimborso. Esattamente come fanno alcuni di voi.
Noi almeno credevamo in persone come Palmiro Togliatti. Anche se quando andava a trovare il compagno Giuseppe Bessarione non vedeva l’ora di tornare al di qua della cortina di ferro. E qui raccontava di un mondo più bello e fantastico esistente dall’altra parte. Una favola alla quale, con molta probabilità, non credeva neppure lui.
Noi confidavamo in Enrico Berlinguer che con charme ci raccontava di quanto eravamo belli. Ma soprattutto migliori e diversi dagli altri. Provò anche a cambiare l’Italia. Peccato che si fermò non appena cambiò la vita alla figlia Bianca che da allora lavora in Rai, pagata con soldi della collettività.
Ci dicevano: “Compagni, noi non siamo come quelli della Democrazia Cristina. Noi siamo contrari alle raccomandazioni, queste cose noi non le facciamo”. Peccato che ci fossero alcuni compagni più compagni degli altri per i quali si poteva anche fare. E in quel caso la Democrazia Cristiana era ben lontana dai loro pensieri.
Ci ripetevano: “Compagni, dobbiamo tassarci per coprire le spese della sezione”. Ma mentre loro avevano incarichi pubblici e incassavano denari della collettività, noi li mettevamo di tasca nostra. Sapeste quante volte siamo andati a cena con i capi per poi rischiare di ritrovarci a pagare l’intero conto della serata. “Ma compagni, lo facciamo per il partito e per il bene del Paese”.
E voi in cosa credete? In un comico? Ma avete visto qualche filmato in cui viene ripreso il Duce? È uno spasso al pari di uno spettacolo del vostro condottiero! E spero che sappiate come sia finita. Pensate di votare per gente diversa e migliore, ma la cronaca dice che non è vero. Cari grillini imparate da la storia che si ripete sempre. Lo so che per voi (ma vi assicuro anche per noi perché non sappiamo più a che santo votarci) è un colpo al cuore e pertanto preferite non vedere e non sentire.
Lo so che è brutto, ma è importante ricordare i bonifici fatti, selfati e immediatamente revocati. Così come è brutto ricordare che qualche vostro esimio rappresentante ha speso migliaia di euro in telefonate in un solo mese. E chi ha chiamato? Ogni singolo elettore Cinquestelle e i suoi familiari per dare loro la buonanotte e il buongiorno? O per informarli di quanto fatto in Parlamento? E quell’altra che si faceva rimborsare dal Parlamento Ue missioni mai fatte?
Ma niente niente quando si tratta di soldi pubblici diventano tutti uguali? Voi vi tassate per affittare una sede nei singoli paesi e loro fingono che non ci siano spese? Voi pagate di tasca vostra i viaggi per presenziare ai vari meet up e loro non vi danno nessun contributo per favorire la partecipazione di tutti alla vita politica?
Tranquilli, questa storia alcuni di noi la conoscono molto bene e l’hanno anche vissuta in prima persona. E nonostante i sogni, le speranze e le spese fatte per la causa nulla è cambiato. Perché, cari grillini la storia, ahinoi, si ripete sempre. E solitamente lo fa sotto forma di farsa.