Lo stupro a Sessualità e vita con lo psicologo Marco Lodi come ospite nella sua trasmissione televisiva
Lo stupro è stato uno degli argomenti trattati nell’ambito della trasmissione televisiva Sessualità e vita. Si tratta di una bella e interessante iniziativa che qualche anno fa l’amico Marco Lodi, bravo e preparato psicologo, psicoterapeuta e sessuologo di Bologna, ha messo a punto per affrontare vari argomenti legati alla sessualità.
Il programma, diviso in diverse puntate che vertevano su vari argomenti legati alla sfera sessuale, è andato in onda su Telesanterno nel 2012. Insieme a Marco Lodi molti esperti nel loro campo si sono cimentati in questo argomento niente affatto semplice. E lo hanno bene eviscerato ottenendo ottimi risultati.
Quelle puntate sono state pubblicate anche su Youtube dove è possibile farsi un’idea dell’enorme seguito che hanno avuto. Io, che tante volte ho avuto la fortuna e l’onore di lavorare con questi bravi professionisti, sono stato ospite di due puntate di Sessualità e vita. E nel corso di queste abbiamo affrontato il non facile tema dello stupro, triste argomento dei nostri giorni e non solo.
Inoltre, durante le due puntate alle quali ho preso parte, abbiamo anche affrontato l’argomento dello stalking, del femminicidio, delle forme degenerate di amore e sessualità. E abbiamo parlato della necessità di vivere la vita e la propria libertà senza tabù, senza sovrastrutture, senza dogmi né pericolosi schematismi.
Ho rivendicato il diritto di ciascuno di noi di vivere la propria vita in maniera libera e nel modo ritenuto più consono senza l’obbligo di dover dare conto a chicchessia. Non sono gli altri che devono dirci come vivere la nostra vita purché nessun danno venga arrecato loro. Ma, soprattutto, ho cercato di far comprendere come sia necessario superare il pericoloso e mortale paradigma che vede la donna proprietà del maschio. Mi rendo conto di quanto il cammino sia ancora lungo – e i fatti di cronaca lo dimostrano – ma cominciare è sempre il passo più importante. A star fermi, certamente, non si raggiunge alcun obiettivo.
Come al solito un ringraziamento è doveroso per l’amico, nonché bravo fotografo, Roberto Salvatori. Senza la sua presenza e senza il suo piglio professionale e paziente un evento non sarebbe lo stesso. E soprattutto non ne resterebbe traccia.