Come al solito le tasse aumentano perché nonostante le bugie la verità viene fuori e sbugiarda le promesse del governo
Come al solito le tasse aumentano e la verità viene fuori nonostante il governo continui a raccontare bugie. E così scopriamo che nonostante le promesse dell’esecutivo aumenta il peso delle tasse sulle tasche degli italiani. E che nel 2009 la pressione fiscale è passata dal 42,9 al 43,2%.
Quello di cui tutti i cittadini con un minimo di testa e cervello si erano accorti viene confermato dalla Banca d’Italia nel Bollettino Economico. Via Nazionale aggiunge: “Il reddito disponibile delle famiglie è calato di oltre due punti percentuali in termini reali nella media dello scorso anno”.
I consumi sono deboli e non si vede all’orizzonte un’inversione di tendenza. Dopo la contrazione dei consumi dell’1,8% registrata nel 2009, i segnali per i primi mesi del 2010 non delineano una inversione di tendenza. Il clima di fiducia dei consumatori, in progressivo miglioramento nella seconda metà del 2009, “è tornato a peggiorare quest’anno riportandosi in marzo sui livelli dello scorso giugno”.
Sulla fiducia delle famiglie “pesa il maggiore pessimismo circa la situazione economica generale del Paese e l’accresciuta preoccupazione sulle condizioni del mercato del lavoro”. E poi la chicca. Nonostante l’aumento delle tasse, che pagano sempre i soliti noti, “la situazione delle finanze pubbliche è notevolmente peggiorata”. Quindi, come al solito le tasse aumentano e il debito aumenta.
E infine scopriamo che “rispetto al picco raggiunto nell’aprile del 2008, il numero delle persone occupate è diminuito di oltre 700 mila unità (-3,1%)”. A febbraio pertanto il tasso di disoccupazione ha raggiunto l’8,5%, 1,2 punti percentuali in più rispetto allo stesso mese del 2009. Ed è tra i giovani tra i 15 e i 24 anni che si registra l’aumento più pesante raggiungendo il 28,2%.