Le ragioni di Landini e la sinistra che non c’è più perché manca una forza politica capace di difendere i più deboli
Le ragioni di Landini sono più che condivisibili e la sinistra non riesce più a difenderle dato che non c’è ormai da molto tempo una forza politica capace di difendere i lavoratori.
Così abbiamo appurato che esiste qualcuno che non ha ancora portato il cervello all’ammasso. Qualcuno che riesce a vedere come stanno veramente le cose senza essere succube del pensiero unico massificato. Peccato che, come al solito in questo Paese, faccia parte della maggioranza silenziosa che viene derisa dalla minoranza rumorosa perché considerata demente e ignorante
Onore a Landini che, nonostante occupi una sorta di posizione di vertice, ha il coraggio di dire come stanno veramente le cose. E non dà spazio a posizioni di rendita e convenienze. Peccato che sul suo cammino ci siano tanti ostacoli. A cominciare proprio dai suoi stessi presunti compagni di cammino. Compagni come Susanna Camusso e quel magma informe che si chiama Pd.
Ossia il rimasuglio del fu Pci nato per fare gli interessi dei lavoratori e responsabile delle peggiori nefandezze proprio ai danni dei più deboli. «Ci siamo stancati di spot elettorali, slide e balle. C’è addirittura un peggioramento rispetto al governo Berlusconi». E’ quanto ha detto ieri Maurizio Landini dal palco di piazza del Popolo, a Roma, meta del corteo della Fiom partito da piazza della Repubblica.
Il leader delle tute blu ha (giustamente) accusato Palazzo Chigi di agire «con una logica padronale». Gli ha imputato di aver messo in piedi «la sua coalizione sociale con Confindustria e Bce». Ma soprattutto di essere responsabile di una «gestione politica e sociale che mette a rischio la tenuta della democrazia nel nostro Paese».