Giornalista e scrittore
 

Dalla maratona Gerusalemme la terza medaglia

Dalla maratona Gerusalemme la terza medaglia dopo New York e Roma guadagnata faticosamente in una terra bellissima

Dalla maratona Gerusalemme la terza medaglia in bacheca

Dalla maratona di Gerusalemme giunge la terza medaglia in bacheca. Stavolta ho corso in Terra Santa, un luogo davvero magico. Partenza alle 7 del 16 marzo scorso, le 6 in Italia. Una faticaccia. Già a cominciare dalla sveglia alle 4,20 dopo una notte quasi insonne.

Buio, freddo e pioggia a darmi il buongiorno. Per non parlare della assoluta mancata organizzazione. Tutti rispondono alle tue domande dicendoti il contrario di tutto. Alla fine basta rendersi conto di come girano le cose laggiù e fare il contrario di quello che ti dicono.
Gara difficile sotto la pioggia, la grandine, il freddo e il vento forte. Per non parlare delle salite che mi hanno schiantato. Uno si domanda come mai le salite siano state concentrate tutte lungo il percorso della maratona. Interrogativi che ovviamente restano senza risposta. Stavo molto bene. Giunto in gran forma a Gerusalemme, avrei voluto e potuto concludere la gara in 4 ore e 30’. Peccato non avercela fatta.
Ma sono contento di avere comunque oltrepassato il traguardo. Nel frattempo ho visitato una bellissima terra. Il che non è certamente poco. Ho viaggiato con i mezzi loro, ho visto molte cose interessanti, ho parlato e scherzato con loro, arabi e israeliani. E per il personale in gara vorrà dire che la sfida è rimandata alla prossima occasione. Che certamente non mancherà.

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