Giornalista e scrittore
 

Merkel rifiuta immigrati e perde le elezioni

Merkel rifiuta immigrati e perde le elezioni per la politica migratoria che scarica l’Italia chiudendo le frontiere

Merkel rifiuta immigrati e perde elezioni ugualmenteSecondo alcuni commentatori e politologi la Merkel perde le elezioni perché non rifiuta gli immigrati. A pensar male si potrebbe sostenere che i tedeschi abbiano la faccia di tolla se non come il deretano. In base ai resoconti delle elezioni che si sono tenute ieri in Meclemburgo-Pomerania, Angela Merkel avrebbe perso a causa della sua politica espansiva sull’immigrazione. In realtà è tra coloro che in Ue chiudono le frontiere abbandonando il problema sull’Italia.

Almeno questo è quello che sostiene, e che le ha permesso di vincere, Frauke Petry. La leader dei populisti dell’Afd ha parlato di “catastrofica politica dei profughi che domina tutto”. Anche Peter Tauber, segretario della Cdu, ha parlato di un “risultato amaro”. Condizionato troppo “dalla volontà di esprimere un voto di protesta” soprattutto per la politica sui profughi. Insomma, per loro si è trattato anzitutto di un plebiscito sulla politica “delle porte aperte” della cancelliera. Politica, che a dire il vero, di aperto non ha davvero niente. Perché la verità è che la Merkel rifiuta gli immigrati.
Non oso immaginare cosa sarebbe potuto accadere in Germania se avessero avuto Pozzallo, Pantelleria, Lampedusa. E tutti gli altri luoghi conosciuti in tutto il mondo per la solidarietà vera, grande, forte e infinita degli italiani. Perché è vero che la crisi ci sta mettendo in ginocchio, è vero che spesso non abbiamo di che mettere in bocca ai nostri figli. Ma un tozzo di pane o un piatto di pasta non manca mai neppure per gli altri. Se dovessimo votare noi in base alla pancia nazista dovremmo mettere a ferro e fuoco il Paese.
Di fatto la Germania non ha nessuna invasione, non ha emergenze legate all’immigrazione, non vede sbarcare sui suoi confini migliaia di disperati ogni giorno. Eppure ha il coraggio di lamentarsi. Questa è la reale misura della solidarietà e dell’unità che caratterizzano questa accozzaglia burocratica e farneticante denominata Unione europea.
Sarebbe opportuno prenderne atto e mettere la parola fine a questa mostruosità. Una farneticazione che nulla ha a che vedere con gli interessi della gente. Messa in piedi solo ed esclusivamente per salvaguardare lobby e potentati e moltiplicare poltrone per gli amici e gli amici degli amici dai compensi a molti zeri.

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