Da Ungheria ennesima sconfitta Ue sui migranti perché il referendum sulle quote è l’ennesimo fallimento
Dall’Ungheria giunge l’ennesima sconfitta dell’Ue sui migranti. Il fallimento del Referendum sull’immigrazione di ieri in Ungheria è l’ennesima dimostrazione dell’inutilità della farneticazione burocratica denominata Ue.
Intanto è a dir poco disdicevole il fatto stesso che un membro di questa presunta Unione indica una consultazione elettorale per una decisione che dovrebbe far parte, come ci hanno sempre raccontato, dello stesso dna dell’Ue. La cronaca, però, ci racconta quale sia la triste e ridicola realtà di questo carrozzone nazi-centrico dove ognuno guarda ai propri esclusivi interessi di bottega. Finge di non vedere cosa accade negli altri Paesi membri come per esempio l’Italia, unico Stato a salvare vite umane seppure con difficoltà e qualche falla; pronto ad alzare muri.
Da notare, senza intento polemico, che ad opporsi ai migranti sono proprio i Paesi dell’Est. Loro che da sempre guardano ad Ovest, che da sempre sono fonte di flussi migratori verso l’Occidente. Sono i primi ad opporsi alle quote dei migranti nel segno della solidarietà che dovrebbe essere uno dei pilastri genetici di questa Unione. Un’unione che si dimostra sempre più inutile e assolutamente lontana dai bisogni e dalle necessità dei cittadini.