Giornalista e scrittore
 

Sui migranti sepolcri imbiancati poco limpidi

Sui migranti sepolcri imbiancati poco limpidi come le ong che non vogliono che la Procura di Catania faccia chiarezza

Sui migranti sepolcri imbiancati poco limpidi come le ong

Sui migranti ci sono davvero troppi sepolcri imbiancati dai contorni molto poco limpidi. Se uno non ha niente da temere o da nascondere dovrebbe essere contento che una Procura voglia fare luce per eliminare eventuali pericolose zone d’ombra.

Soprattutto se quei dubbi – volenti o nolenti – da tempo aleggiano intorno all’attività delle ong che svolgono un importante ruolo nel business dei migranti. Eppure i numerosi sepolcri imbiancati del Belpaese, per usare un fortunato colpo di genio del ministro Angelino Alfano, pare che non siano contenti del lavoro della Procura di Catania sulle ong.
Evidentemente hanno paura che qualcuno metta il naso su quell’enorme affare che secondo il terzomondista e presunto buonista Salvatore Buzzi garantiva più introiti del traffico di droga. Infatti, senza sapere cosa abbia in mano la Procura di Catania, ne attaccano a testa bassa il procuratore capo Carmelo Zuccaro. E lo fanno tradendo quel politically correct, da loro preso in ostaggio in qualità di unici detentori, e tanto decantato ma evidentemente a corrente alternata.
Al contrario, sarebbe molto interessante sapere cosa ha scoperto Zuccaro. E se, come sostengono i tanti maghi e veggenti terzomondisti, benpensanti, radical chic e buonisti farisaici, nulla avrebbe andrebbe cacciato con infamia dalla magistratura. Quantomeno gli si impedirebbe di continuare a sperperare il denaro dei cittadini.
Se, invece, ha parlato con cognizione di causa il primo a lasciare la propria poltrona dovrebbe essere il vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini. E per una volta sarebbe opportuno che quella pletora di presunti democratici che ora lo critica violentemente dimostrasse lo stesso coraggio.
Magari la medesima foga e l’identico furore socialgiacobino nel trasferirsi in qualche paese africano. In tal modo potrebbe sostituire alle inutili bolle d’aria che fuoriescono dalle sue fresche fauci qualcosa di positivamente pratico che non sia continuare a rovinare ciò che ancora resta di buono in questo Paese.

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