Giornalista e scrittore
 

Non si può sopprimere il gusto per la vita

Non si può sopprimere il gusto per la vita abolendo il sesso e demonizzandolo perché è come morire senza avere vissuto

Non si può sopprimere il gusto per la vita abolendo il sesso Non si può sopprimere il gusto per la vita abolendo o demonizzando il sesso perché sarebbe come morire senza aver mai vissuto realmente. E adesso ci mancava Michael Douglas ad amputare definitivamente una delle poche cose belle che ormai ci hanno lasciato senza imporre alcuna tassa. Anche se il suo portavoce smentisce, secondo l’attore il cancro alla gola sarebbe causato dal sesso orale.

E guarda caso, in questo fosco quadro fortemente intriso di maschilismo o machismo, a pagarne le conseguenze sono sempre le donne. Perché, a pensarci bene su quello che dicono, non è la fellatio che crea malattia. Non è la donna che corre pericoli quando si china permettendo al maschio di sentirsi un po’ divinità e dominatore. Bensì l’uomo quando le offre il giusto piacere che merita la sua metà dando allo stesso tempo soddisfazione al suo piacere. Perché mai come a letto dare è come ricevere, se non di più e meglio.
È vero che esistono autorevoli trattati di medicina che spiegano da anni scientificamente il nesso tra amore e morte. Ma è altrettanto vero che eros e tanatos sono due facce della stessa medaglia. Due essenze indissolubili e imprescindibili della vita. Se per paura di tanatos occorre sopprimere eros mi domando cosa resterà a questa umanità stressata, arrabbiata, impoverita, depredata, egoista. Si muore un po’ per poter vivere, canta Caterina Caselli. E allora perché rinunciare a una parte per paura di perdere il resto quando a perderci è il vero gusto della vita? E di certo non è un amaro…

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