Saru offre la ricetta per sublimare il dolore in un giallo psicologico ambientato a Londra come Vite spezzate
Nel giallo psicologico Vite spezzate ambientato a Londra, il cronista salentino Saru Santacroce offre la ricetta per sublimare il dolore puntando l’indice contro abusi e violenze. Perché è dura fare i conti con un’esistenza violentata e con gli abusi subiti in tenera età. Ed è per tale ragione che in Vite spezzate il cronista Saru Santacroce denuncia le morbose attenzione degli adulti ai danni dei bambini.
Ambientato a Londra, vede il detective di Scotland Yard, Sonny D’Amato, alle prese con un serial killer. Qualcuno ha ucciso tre giovani studenti seminando il panico in una Londra già duramente colpita dagli attacchi terroristici. Comincia così una lotta contro il tempo per bloccare un mostro del passato che riemerge nel presente spezzando giovani vite.
Ma un dubbio assale il protagonista di questo thriller. Questo assassino è davvero un mostro o è solo l’ennesima vittima di un tradimento? Un dilemma non facile da sciogliere che affonda le proprie radici nella parte più buia di ciascun essere umano. Perché, come dice Solgenitsin, «la linea che separa il bene dal male attraversa il cuore di ognuno».
Chi subisce violenza da bambino può anche tentare di riprendersi la propria vita. Qualche volta riesce a ritrovare l’equilibrio perduto seppure con grandi difficoltà. Ma spesso rischia di diventare carnefice a sua volta spezzando vite altrui.
Nel thriller psicologico il cronista salentino Saru offre la ricetta per sublimare il dolore. E lo fa seguendo le indagini del detective italo-britannico Sonny D’Amato e della brava e affascinante coroner July Pence.