Saru Santacroce vive un Gioco mortale con la trasgressione che fa da sfondo a questo avvincente e piccante giallo
Il cronista salentino Saru Santacroce vive un Gioco mortale con la trasgressione che fa da sfondo a questo giallo avvincente e piccante che piace e trova l’approvazione dei lettori. L’argomento trattato potrebbe toccare la suscettibilità di qualcuno, ma nonostante il pericolo io e Saru non siamo mai caduti nel trash nel descrivere il mondo della trasgressione in cui scava la squadra mobile di Bologna per dare un nome a chi ha ucciso un lussurioso viveur bolognese.
Non pretendiamo che questa realtà piaccia e non è nostra intenzione farle pubblicità. L’abbiamo conosciuta e l’abbiamo descritta ambientando un giallo. Si tratta comunque di una realtà che esiste e che almeno andrebbe conosciuta prima di essere commentata o denigrata. E poi, scusate, con tutto il rispetto, vi siete bevuti quel pianto di Cinquanta sfumature di grigio, un libro lento, noioso e triste e ora non volete gustarvi un’avvincente storia del cronista salentino Saru Santacroce?
Che succede? Vi fate prendere in ostaggio proprio adesso dai pregiudizi che Saru Santacroce vive un Gioco mortale? Proprio ora che potete leggere l’erotismo con lo stesso gusto con cui sorseggereste un meraviglioso cocktail sdraiati su una spiaggia del Salento ad ammirare il tramonto con il dolce suono del mare che si adagia lentamente sulla battigia? Mica sarete così percalle? Io e Saru vi vogliamo al contrario cannuzzuti…
