Sessismo e politica dei due pesi e due misure di chi chiede sensibilità e rispetto e poi non li riconosce agli altri
Il sessismo e la solita politica dei due pesi e delle due misure che proprio non apprezzo e che in tanti praticano anche in pubblicità. Una donna sposata invita a casa propria Bruce Willis che cerca il collegamento Internet. E mentre gli si accartoccia intorno, parlando di rottamazione dice che deve farlo con suo marito.
È la nuova pubblicità della Vodafone. Non mi pare, però, che qualcuno o qualcuna abbia puntato il dito gridando al sessismo. Eppure qualche giorno prima qualcuna aveva minacciato di stracciarsi vesti e capelli per protesta contro lo spot dell’Aston Martin. La colpa di quella pubblicità è mostrare una bella donna in abiti succinti.
Mi chiedo se questa non sia la solita politica dei due pesi e delle due misure. Per cui va bene e non è sessismo se la donna viene vista in un senso presuntamente positivo anche se non dà il meglio di sé. Se invece non è la protagonista lo spot è maschilista.
Più o meno come quando va tutto bene se si fanno le manifestazioni pro omosex come le parate o quelle dell’orgoglio omosessuale. Ma al contrario non va bene se si fanno manifestazioni analoghe con le quali però si manifesta l’orgoglio eterosessuale.
Come se fosse politically correct dirsi omosessuale ma scorretto definirsi eterosessuale. E le accuse vengono proprio da chi chiede agli altri solidarietà, apertura mentale e sensibilità ma poi non si comporta allo stesso modo se quei sentimenti li deve riconoscere a sua volta. Insomma, sul sessismo aleggia la politica dei due pesi e due misure.