Draghi smentisce la politica economica della Merkel che ha portato al collasso l’Ue a vantaggio della Germania
Draghi smentisce la politica economica della Merkel che ha portato l’Unione europea al collasso a vantaggio della Germania. Nomen omen. È proprio il caso di dirlo. Se si chiama Draghi una ragione ci sarà sicuramente. E questa volta abbiamo capito il perché. Finalmente qualcuno si è svegliato e ha trovato il coraggio di dire alla Merkel che la politica euro-nazista non funziona e sta portando al collasso l’Europa.
O meglio, il resto dell’Ue perché la Germania da questa Euro-trappola ha tratto solo benefici conquistando il vecchio continente, cosa neppure riuscita a nonno Adolf. Da anni ci stanno massacrando con i parametri, il deficit, il Pil, il taglio del debito, l’austerity. E così facendo hanno messo in ginocchio paesi importanti come la Grecia, la Spagna, il Portogallo e l’Italia. Una bella rivincita, non c’è che dire, per la Germania. Ha sempre fatto sogni di gloria ma ha dovuto sempre inchinarsi a chi grande lo era per davvero: la Grecia culla della cultura, l’Italia e l’Impero Romano, i grandi conquistatori e navigatori portoghesi e spagnoli.
Con l’Euro, invece, gli eredi dei barbari crucchi hanno fatto ciò che non era riuscito ai loro cugini camice grigie con la guerra. Ora Draghi ci ha spiegato, bontà sua, che la ripresa non si può avere con l’austerità. Servono gli investimenti pubblici e la riduzione delle tasse. Esattamente il contrario di quanto finora ha imposto la caremma ai partner europei. Il presidente della Bce non ha detto niente di nuovo. Perché è tutto scritto nei libri di scuola ed è ampiamente dimostrato dalla storia che si ripete sempre seppur con variabili diverse.