Giornalista e scrittore
 

Con la Xylella in casa forse ora Bari si sveglierà

Con la Xylella in casa forse ora Bari si sveglierà e i baresi che governano la Regione si muoveranno

Con la Xylella in casa forse ora Bari si sveglierà dal sonno

Con la Xylella in casa forse ora Bari si sveglierà dal torpore e si darà da fare dopo che per anni ha finto di non vedere il problema. Quando è esploso in tutta la sua recrudescenza non si è minimamente sprecata. Di fronte ai vaneggiamenti dei saurocrati di Bruxelles a Bari hanno solo saputo schierare l’esercito contro i contadini indignati e inermi. E hanno fatto abbattere centinaia di alberi d’ulivo secolari non malati per creare una zona cuscinetto come la chiamavano loro.

Ora il tempo ha dimostrato la loro incapacità. L’abbattimento di ‘monumenti’ sani è stato solo uno scempio che nulla ha fatto di quanto questi incapaci prezzolati immaginavano. La Xylella, o ciò che dietro questo nome si nasconde, prosegue imperterrita la sua avanzata. È di oggi la notizia che l’epidemia ha superato la famosa zona cuscinetto e ha raggiunto il confine tra le province di Brindisi e Bari. Dire finalmente sarebbe un delitto. Così come pensare male. Né tantomeno sarebbe elegante manifestare un ‘lo sapevo’.
Ora, però, è innegabile, che quello che era il problema del solo Salento (“e peggio per loro se hanno anche questa peste”) è pure un cruccio del capoluogo che da anni finge di non vedere ciò che avviene nel meraviglioso lembo di terra baciato dai due mari. Adesso la Xylella è alle porte di Bari e probabilmente saranno costretti a muoversi i politicanti baresi che da anni governano la Regione mettendo in cima ai propri pensieri solo la parte più a nord della Puglia.
Chissà se avalleranno ancora le scellerate politiche Ue di abbattimento che hanno invece sostenuto quando si trattava di eradicare i monumenti salentini. Chissà se troveranno risorse per la ricerca di una soluzione finora non stanziate perché tanto il problema era solo salentino. Il tempo, come al solito, ci renderà edotti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *