Dietro la Xylella si nasconde la speculazione edilizia per trasformare il Salento in un enorme villaggio turistico
A mio modesto avviso dietro la Xylella si nasconde la speculazione edilizia che vorrebbe trasformare il Salento in un enorme villaggio turistico eliminando gli ulivi secolari.
Hanno visto concepire, nascere e crescere Dante. I templari in attesa di imbarcarsi per la Terrasanta si riposavano sotto la loro maestosa chioma. La peste non li ha neppure scalfiti. Di fatto sono dei monumenti ma ai nostri (s)governanti nulla importa. Per i maestosi e millenari ulivi del Salento non c’è più posto.
Gli investitori stranieri e le grandi lobby spingono da tempo per trasformare la terra baciata dai due mari in una enorme colata di cemento. Vogliono vedere sorgere una sorta di paese dei balocchi mungi soldi.
Finora, però, gli ulivi secolari hanno intralciato i loro diabolici piani e occorreva un rimedio per eliminarli. E ahinoi l’hanno trovato. La Xylella fastidiosa, che fa tanto rima con costruella generosa, sta dando i suoi frutti come il migliore killer di mafia. Perché dietro la Xylella si nasconde la speculazione edilizia.
Gli ulivi secolari stanno morendo uno dopo l’altro. Le enormi distese verdi e lussureggianti sono ormai diventate cimiteri dove raccogliere legna da ardere. E non c’è alcuna volontà politica di trovare un rimedio che non sia l’eradicazione per far posto a case, villaggi, alberghi e parchi gioco.
E pazienza se tutto questo sforzo potrebbe non portare i risultati economici sperati. Secondo uno studio targato Ue, infatti, dall’inizio del prossimo secolo il decremento delle entrate turistiche potrebbe viaggiare al ritmo dello 0,45% del Pil ogni anno. Per l’Italia a valori attuali siamo oltre gli 8,7 miliardi di euro l’anno, per la Spagna intorno ai 5,6 miliardi di euro.
Al contrario le entrate turistiche dei Paesi del Nord Europa potrebbero crescere dello 0,32% del Pil. A creare questo decremento sarebbe l’aumento delle temperature nei Paesi europei dell’area mediterranea. A partire dal 2100 in particolare Italia e Spagna tale aumento renderà poco piacevoli per i turisti le condizioni climatiche.
Pertanto sarà difficile godersi spiagge e campagne in estate. Al contrario luoghi considerati belli, ma troppo freddi, come il mare dei Paesi baltici potrebbero vedere un fortissimo incremento del turismo balneare estivo.