I migranti e gli show di sindaci e Ue che ululano alla luna dimostrando di non voler risolvere realmente il problema
Da una parte ci sono i migranti e dall’altra gli inutili show di sindaci e Ue che parlano al vento senza risolvere il problema. Da quindici giorni due navi ong sono in mare dopo aver recuperato dei migranti. Secondo i dati l’avrebbero fatto illegalmente perché si sarebbero spinte in acque libiche. Dopo aver caricato dei migranti, strappandoli alle autorità libiche, hanno inviato appelli a tutti i paesi Ue. Ma nessuno ha risposto. Ancora una volta è stata l’Italia l’unica a farsi avanti. Ma così non va.
orlando e de magistris
Ma, evidentemente, le cancellerie europee sanno di poterlo fare. E trovano manforte in quei sindaci che pur di mettersi in mostra sono disposti a tutto. De Magistris e Orlando guidano due città difficili come Napoli e Palermo. Ma finora non sono mai assurti agli onori della cronaca per meriti relativi alla loro attività amministrativa. Eppure ne avrebbero di lavoro da fare. Stante il nulla fatto finora per le comunità che li hanno votati, De Magistris e Orlando sanno che l’unico modo per finire sotto i riflettori è abbandonarsi agli inutili show.
Da qui la scelta di mettersi contro il ministro Salvini e il decreto sicurezza. Da qui la loro idea di invitare addirittura la Sea Watch a sbarcare nei loro porti. E come loro, qualche altro primo cittadino disperato in cerca di visibilità sta cavalcando l’onda dei migranti. Evidentemente, questa gente pensa che basti uno show per dare colore alla propria sbiadita attività politica. Che basti un’uscita ad effetto per perpetuare il nulla della sua opera pubblica per il bene dei propri cittadini. Ha ragione a parlare di diritti. Ma dovrebbe impegnarsi affinché vengano salvaguardati a tutti e non solo ad alcuni.
Le falsità di orlando
E nei loro show o dicono falsità o omettono verità. Proprio come fa Orlando quando parla dei migranti e del rischio di finire in clandestinità per colpa del decreto. In realtà omette di dire che senza quel decreto vi finirebbero lo stesso. Magari con tempi più lunghi, ma accadrebbe ugualmente. Tutti coloro che ricevono un permesso di soggiorno per motivi umanitari devono darsi da fare. Non possono pensare di essere mantenuti per sempre bighellonando.
Pertanto, se qualcuno lavora e paga le tasse o si dà da fare avviando un percorso di integrazione non corre quel rischio. Del resto, se un italiano non lavora e non si dà da fare non mantiene ciò che ha e finisce sotto un ponte. Anche quella è una forma di clandestinità. Se un italiano va all’estero e non ha un reddito lo rimandano nel Belpaese. E non mi pare che qualcuno si strappi i capelli parlando di razzismo. Pertanto, tra i migranti che sbarcano a frotte, spinti dagli interessi di chi si arricchisce con questo scempio, e gli inutili show di sindaci italiani e Ue è davvero difficile trovare una soluzione al problema.