Giornalista e scrittore
 

Il gesto vigliacco di Robin Williams

Il gesto vigliacco di Robin Williams sta nel suicidio ma anche nell’aver tradito il suo ruolo di testimonial della vita

Il gesto vigliacco di Robin Williams è stato arrendersiAnche se non condanno, a mio avviso quello di Robin Williams è stato un gesto vigliacco perché anche di fronte alle avversità occorrerebbe salvaguardare il dono della vita.

La realtà dimostra che gli dei, o presunti tali, di fronte alle avversità della vita spesso dimostrano tutta la loro fragilità e povertà sia spirituale che umana.
Un antico detto salentino ammonisce ricordando che “non bisogna mai dire che da questa porta non passerai”. Invitando di fatto a non prendersi gioco degli altri e a non lanciare giudizi o ammonimenti farisaici.
Nonostante ciò, però, non mi sento certamente di unirmi al coro di chi in queste ore addirittura elogia e giustifica Robin Williams, l’attore americano morto suicida. Non me la sento di condannarlo per il suo gesto che giudico vigliacco, ma non condivido. Per il pessimo esempio dato a chi, povero e molto meno fortunato, combatte ogni giorno contro tutto e tutti. Contro chi dà lustro alla vita vissuta anche quando si comporta da matrigna bastarda. Contro chi, per esempio, combatte contro brutte malattie e nonostante tutto resta attaccato alla vita. Perché, a mio avviso, quando sei una star un obbligo in più rispetto agli altri ce l’hai. Ed è quello di dare il buon esempio. Anche nel rispetto della vita.
Facile ammazzarsi quando tutto è buio intorno a te e ti ritrovi solo nel momento del dolore e della sofferenza più atroci. Molto più eroico sopravvivere e combattere con la consapevolezza di avere fatto tutto il possibile se non l’impossibile. Non è facile e me ne rendo conto avendo vissuto anch’io momenti davvero atroci che mi hanno spinto sull’orlo del baratro. E neppure pretendo che siano tutti eroi nel dolore. Ma un tentativo andrebbe sempre fatto. Fermo restando che, per quanto mi riguarda, ognuno si deve sentire libero.
Di certo, questa dolorosa vicenda è la prova che ricchezza e potere non riusciranno mai a compensare la povertà e la nullità. Hai voglia ad accumulare, spesso a scapito degli altri, se poi non vali niente e nella difficoltà quell’accumulo non ti è d’aiuto.
Se sei un rifiuto lo resti sempre a prescindere dai soldi e dal potere che ti ritrovi. Perché la differenza tra un rifiuto e un uomo/donna vero/a la fanno i valori, la forza di volontà, la forza d’animo, il coraggio, la voglia di combattere e l’amore.

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