Giornalista e scrittore
 

Il Lecce e i tifosi occasionali

Il Lecce e i tifosi occasionali tanto invisi a certa curva dove c’è chi si spaccia come l’unico supporter giallorosso

Il Lecce e i tifosi occasionali tanto invisi a certa curva

Il Lecce e i tifosi occasionali è l’ultima puerile polemica che va in scena da alcune settimane. Non avendo alcun problema, alcuni supporter giallorossi si sono inventati questa controversia. Tanto inutile quanto sterile.

La stagione del Lecce è stata strabiliante. La squadra è forte e compatta, la società è solida, la serie A è stata raggiunta. Insomma, nell’aria aleggia un intenso profumo di luna di miele. Troppo bello per essere vero. Dunque, cosa inventarsi per avvelenare il clima? In preda a una sorta di spirito tafazziano, qualcuno ha dato vita alla polemica che vede contrapposti il Lecce i tifosi occasionali.
Sì, perché abbiamo appreso che esistono i tifosi veri e quelli fasulli, cattive copie create da un mal ispirato imitatore cinese. I tifosi veri sarebbero gli unici autorizzati a parlare del Lecce. I soli a poter manifestare il loro amore per la squadra giallorossa. I soli ad avere un imprimatur sul Via del Mare. Esseri divini con sembianze umane che hanno scelto il Lecce come prova del loro potere sovrannaturale. Dei scesi direttamente dall’Olimpo per vegliare sulla squadra giallorossa. Gli unici che hanno l’autorità per decidere chi ha diritto e chi no a tifare per il Lecce.
Di contro ci sono loro, gli occasionali. Si tratta di un magma informe che ogni tanto si appalesa e sostiene di amare il Lecce. Degli appestati che vanno allo stadio ogni tanto e che pretendono di assurgere al ruolo di veri tifosi. Esseri immondi che aspirano al ruolo di abitanti del cielo senza sapere che quello appartiene solo ai tifosi veri. Perché solo chi va allo stadio ogni domenica è un vero tifoso. Perché solo così si può manifestare amore per una squadra di calcio.
Pensate quanto siano sfigati i tanti salentini in giro per il mondo. Gente che non ha diritto di dirsi tifosa del Lecce perché allo stadio non ha mai messo piede. Quanto siano miserabili coloro che non comprano un biglietto perché fanno fatica ad arrivare a fine mese. Pensate a quanto sia ingrata quella madre che ama solo il figlio vicino e non tiene in nessuna considerazione la carne della sua carne che vive lontana. Chissà che non avrebbe preso una piega migliore la storia dell’umanità se quel padre non avesse accolto il figliol prodigo!
Probabilmente, ieri lo stadio sarebbe stato molto più bello se i tifosi occasionali avessero deciso di restarsene a casa. La squadra sarebbe stata molto più contenta se si fosse ritrovata il Via del Mare desolatamente vuoto. Decisamente brutto vedere lo stadio pieno al limite della capienza. Che stupido quel prete che tratta allo stesso modo i fedeli che vanno ogni domenica a messa e quelli che si appalesano solo il giorno di Pasqua e Natale.
Come potrebbe invogliarli a frequentare di più le funzioni religiose se non cacciandoli? Come convincere i tifosi occasionali ad andare più spesso allo stadio se non alimentare stupide polemiche divisive? Tafazzi, purtroppo, non è un bravo insegnate se dobbiamo assistere, ahinoi, a questa stupida diatriba che vede da una parte il Lecce e dall’altra i presunti tifosi occasionali.

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