La delusione Tsipras davanti alle politiche naziste dell’Ue perché inutile come gli altri e ha svenduto il suo Paese
E’ davvero grande la delusione che ci lascia Tsipras con la sua resa incondizionata davanti alle politiche naziste dell’Ue che lo fa apparire inutile come gli altri politicanti con l’aggiunta di aver svenduto il suo Paese. Lo scorso gennaio la vittoria di Tsipras in Grecia poneva due strade davanti al leader di Syriza: quella della speranza e quella della paura. Cinque mesi più tardi siamo all’assoluta delusione.
Tsipras non ha rappresentato la testa d’ariete. Non è stato capace di scalfire le sciocche certezze di chi governa il carrozzone Ue. Non è lui che può far capire a questi signori (sbadati?) che non è l’austerità che ci può aiutare a uscire dalle secche. Serve una seria politica economico-industriale che dia la possibilità alla gente o agli imprenditori di produrre e creare ricchezza senza togliere diritti ai lavoratori. Tsipras non si è dimostrato colui che aveva il coraggio di dire No a queste cariatidi che stanno affamando la gente, Che stanno portando al fallimento interi Paesi gettandoli dapprima nella morsa degli strozzini e poi in quella dei cacciatori di saldi.
Il signor Tsipras alla fine ha intrapreso la pessima strada (la paura) che lo vede comportarsi esattamente come tutti gli altri. Una volta al potere si è dimenticato della gente mettendosi in posizione prona davanti ai soliti furbetti. Il tempo ci dimostrerà se ha fatto bene ad accettare il prestito da 80 miliardi dell’aguzzina Merkel in cambio di lacrime e sangue. O se non avrebbe fatto meglio a salutare questo carrozzone germanocentrico dando la possibilità al popolo greco di riprendersi il proprio destino senza farsi svendere. In fondo cosa può derivarne di buono da una Ue dalle politiche naziste che usa l’euro al posto delle camere a gas? Solo una lunga agonia e una morte lenta e dolorosa che qualcuno dovrebbe avere il coraggio di impedire.