La Gaipa e il moralismo dei Cinque stelle giustizialisti con gli altri e quando capita a loro disconoscono gli iscritti
Con la vicenda di La Gaipa la presunta diversità e il moralismo dei Cinque stelle finiscono inevitabilmente per essere stritolati. È strano come il giustizialismo del M5s in questi giorni sia stato latitante. Dopo l’arresto del candidato all’assemblea regionale siciliana, Fabrizio La Gaipa, non c’è stato il solito effluvio di manifestazioni social. Al contrario di ciò che solitamente capita quando viene arrestato un rappresentante degli altri partiti e del Pd in particolare.
La Gaipa, titolare di un grande e importante albergo ad Agrigento, è stato arrestato. Per l’accusa avrebbe imposto ai propri dipendenti di intascare meno di quanto dichiarato in busta paga pena il licenziamento. Un fatto indubbiamente grave anche se il signor La Gaipa resta innocente fino a prova contraria. Se si fosse trattato di qualcun altro non legato al Movimento Cinque Stelle c’è da credere che i tweet e i post si sarebbero sprecati. E invece stavolta nulla di tutto ciò è accaduto. Silenzio tombale.
Con un comunicato da equilibrismo tipico della vecchia Dc, il M5s si è limitato a tenere le distanze da La Gaipa. Spiegando che “non essendo stato eletto non è un rappresentante del MoVimento 5 Stelle”. Come a dire che finché fanno i bravi, eletti o no, rappresentano il movimento. Se fanno i cattivi li prendiamo in considerazione solo se eletti.
Eh no, cari grillini. Non funziona così. E voi stessi lo avete dimostrato quando si è trattato di scagliarvi contro gli altri vestendo i panni di pseudo moralizzatori. Se si tratta degli altri siete giustizialisti fin nel midollo. Se beccano i vostri o non vi rappresentano oppure vi nascondete dietro la frase insulsa “anche gli altri lo fanno e pure peggio”.
Non mi interessa che lo facciano gli altri. A me piacerebbe che non lo faceste voi e chi voi candidate visto che vi siete erti a paladini della legalità e del moralismo. Questa storia insegna, semmai ve ne sia bisogno, che le idee non stanno nell’Iperuranio come pensano alcuni grillini. E non si va in quel posto come se fosse un supermercato per prenderle quando serve e poi le si ripone sugli scaffali magari con un reso.
Le idee camminano sulle gambe degli uomini la cui moralità e integrità non la stabilisce un movimento o un partito. Ovvio, come scrivete nel comunicato, che sia affar suo l’essere stato arrestato. Ma vale anche per gli altri. Non c’è niente da fare, a furia di sputare in alto prima o poi la si becca in faccia.