Giornalista e scrittore
 

L’omicidio Ciatti e il nulla dei giovani

L’omicidio Ciatti e il nulla dei giovani oltre l’incapacità dei genitori di insegnare rispetto ed educazione ai figli

L'omicidio Ciatti e il nulla dei giovani e dei loro genitori

L’omicidio di Niccolò Ciatti mette a nudo il nulla di buona parte delle giovani generazioni che vestono i panni da socialgiacobini e usano la parola diritti alla stessa stregua di un cucchiaino di nutella. Giovani che chiedono che il mondo venga gestito da loro. Perché sono le nuove generazioni ipertecnologiche e pretendono di conoscerlo meglio di chi è venuto prima.

Ma quando vengono messi alla prova dimostrano tutta la loro misera pochezza. L’incapacità di affrontare l’imprevedibile e la debolezza nel reagire che spesso finisce in tragedia. Mettono in evidenza la tendenza a vivere la realtà come se si trattasse di un videogioco o di un indecoroso spettacolo su Youtube. Ma non è solo colpa loro.
L’omicidio di Niccolò Ciatti di sabato scorso davanti a una discoteca di Lloret de Mar, in Spagna, non ha messo a nudo solo il nulla di buona parte del nuovo che avanza. Ha mostrato anche l’incapacità degli attuali genitori. Famiglie incapaci di inculcare nei loro figli valori profondi. Cose che valgono più dei soldi, del successo, dello star system, della serata in discoteca, dell’auto di lusso e dei capi firmati.
Non sono intervenuti per fermare tre individui che picchiavano un loro coetaneo. La cultura e l’educazione che hanno ricevuto non li ha spinti affatto a tentare di salvaguardare il diritto di qualcuno a vivere. E non si tratta di avere coraggio perché, come dimostra la cronaca, quando devono fare delle cazzate ce l’hanno.
Erano almeno un centinaio i divertiti spettatori. Pertanto sarebbe bastato poco per avere la meglio su tre animali (o uno che fosse ha poca importanza) che si accanivano su una persona sola.

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