Sui marò il (giusto) colpo di reni del governo che ha immolato due nostri concittadini in nome degli affari poi sfumati
Per la prima volta sui marò abbiamo assistito ad un (giusto) colpo di reni del governo. Mi verrebbe da dire finalmente. Finalmente il governo italiano mostra i muscoli nella vicenda dei due marò detenuti in India perché accusati di aver ucciso due presunti pescatori indiani. Non vorrei però che si finisse in farsa.
A distanza di un anno non ci hanno ancora detto se davvero le due vittime fossero o meno pescatori e perché mai fossero intorno a una petroliera. Che nei pressi di una grande nave si trovino pesci più grossi? Mah…
Le nostre autorità non sono state ammesse a fare le indagini. E ci siamo pure dovuti sorbire lezioni di democrazia dall’India che su questa strada di chilometri ne deve ancora percorrere davvero tanti. Quelle stesse autorità indiane che ai due marines americani finiti in un caso analogo un mese più tardi non hanno detto e o preteso nulla. E anzi poco ci mancava che consegnassero loro una medaglia al merito.
Nessuno ci ha levato il dubbio che i due marò siano stati immolati sull’altare degli affari. E stranamente quando l’India ha cancellato la commessa da 748 milioni di dollari a Finmeccanica per l’acquisto di 12 elicotteri il nostro governo si è svegliato dal torpore. Facendo la cosa che doveva fare fin dall’inizio: salvaguardare i suoi due cittadini.