Notte in giallo e le emozioni di un successo salentino da ricordare con l’augurio che le emozioni vissute si perpetuino
Il ricordo della kermesse Notte in giallo e le tante emozioni di un successo salentino che non solo è da ricordare ma merita l’augurio che si perpetuino le emozioni vissute in una serata di magica festa. Alda Merini diceva che “ci sono notti che non accadono mai”. Ma è evidente che non è mai stata nel Salento e non ha avuto la fortuna di assistere alla prima edizione della Notte in Giallo nel centro di Racale.
Non l’avrà più anche se è possibile immaginare che da lassù uno sguardo benevolo l’abbia rivolto. Magari dando la propria benedizione al lavoro di coloro che hanno trasformato in un successo la manifestazione del 31 agosto scorso. Avevo bisogno di tempo per far ripassare nella mia mente le tante immagini che hanno colpito i miei sensi. Per riassaporare le grandi emozioni che hanno preso in ostaggio il cuore. Per risentire la gioia per aver collaborato con persone fantastiche che hanno dato un senso a quanto è stato fatto.
Probabilmente aveva ragione il folle genio di Vincent van Gogh quando diceva “penso spesso che la notte è più viva e intensamente colorata del giorno”. E noi di follia in questa manifestazione coloratissima ne abbiamo messa davvero tanta. Penso alla esplosiva fantasia e al concreto pragmatismo delle ragazze della Cooperativa InDisciplinati che hanno messo insieme tanti protagonisti dando colore, azione e anima al centro storico. Così come penso alla vice sindaco Marianna Tasselli che come Prometeo con la sua folgore un paio di mesi prima ha acceso in noi il sacro fuoco avanzando l’idea di presentare il mio ultimo giallo.
Voleva far conoscere Il dio danzante ambientato nel Salento e il suo protagonista Rosario Saru Santacroce, verace, sincero e schietto protagonista salentino dei miei thriller. E non si può non sostenere che ce l’abbia fatta. Sostenuta anche dalla saldezza solare di Gloria Manni. Penso a Gilberto Nunziato, bravo e promettente cantautore. Dalle nostre chiacchierate ha trovato lo spunto per creare una canzone. Un brano che ha dedicato a Saru e ai giornalisti facendo vibrare dapprima le corde della sua chitarra e con esse anche le nostre emozioni.
Poi c’è Nicolas Errico, brillante e seducente attore che ha saputo cogliere le sfumature del racconto instillandole nella fantasia di chi lo ha ascoltato.Senza dimenticare l’abile collega Valentina Murrieri che ha condotto la presentazione con amabile sagacia. Non posso non pensare ai numerosissimi spettatori che non sono voluti mancare. E pertanto hanno avuto la fortuna di gustarsi gli aneddoti, di assistere alle performance di Nicolas e Gilberto. Ma hanno anche potuto godere delle idee accattivanti e magistralmente rappresentate di coloro che hanno dato corpo con il proprio tempo e il proprio lavoro a una serata che sarebbe davvero un peccato se non si perpetuasse.