Giornalista e scrittore
 

Se la ricchezza fa diventare belle

Se la ricchezza fa diventare belle ci sta che una signora molto anziana faccia innamorare un uomo molto più giovane

Se la ricchezza fa diventare belle e fa crescere l'amore

Se la ricchezza fa diventare belle è normale che a una non bella e molto anziana signora vengano riconosciute delle doti tali da far innamorare un uomo molto più giovane di lei e aitante. Perché si sa che il conto in banca è capace di miracoli.

L’ultima storia salita agli onori della cronaca è quella che vede protagonista donna Maria del Rosario Cayetana Alfonsa Victoria Eugenia Francisca Fitz-James Stuart y de Silva. La signora è la 18esima duchessa d’Alba, 85 anni di età, quasi cinquanta titoli nobiliari ricevuti o ereditati in famiglia dal 1472 in poi. Ma soprattutto può contare su un patrimonio sui tre miliardi di euro.
Ad ottobre sposerà in terze nozze Alfonso Diez, appena 60 anni, borghesissimo funzionario della sicurezza sociale madrilena. Per anni i sei maturi figli di lei hanno manifestato pesanti dubbi sui sentimenti di lui.
Tempo fa, dicono, persino re Juan Carlos avrebbe esercitato una regale, discreta pressione per evitare questo matrimonio della dama più nobile di Spagna e d’Europa (6 volte duchessa, 17 volte marchesa, 20 contessa, diverse volte Grande di Spagna…) Ma senza risultati.
Alla fine la duchessa ha distribuito tra i suoi sei figli 600 milioni di euro. Ha deciso di cedere il titolo di duca d’Alba al figlio primogenito e così convolerà a nozze, con tutti e i sei figli presenti e forse anche fintamente contenti. E’ pur vero però che questo tipo di storie accadono, e spesso, anche a parti invertite. E chissà perché in quel caso fanno meno scandalo.
L’anno scorso a Massarosa, in provincia di Lucca, Ines Orsolini, vedova di 87 anni (sei milioni di euro di patrimonio) aveva annunciato il suo matrimonio con Daniele Bernardi, 49 anni, esperto di elettronica.
La Procura di Lucca bloccò a giugno la cerimonia su richiesta di una nipote americana, Lian Orsolini, che da San Francisco si preoccupava della zia. Dopo alcune indagini, a dicembre Ines e Daniele si sono regolarmente sposati.
Si sposarono nel 1995 anche Stéphanie di Monaco, principessa, e Daniel Ducruet, semplice gendarme monegasco e sua guardia del corpo. E poi c’è Hollywood, ma non inteso come film. Cher, allora sui quarant’anni, ebbe una storia triennale (dal 1986 al 1989) col panettiere-pizzaiolo Rob Camilletti, di soli 22 anni. Rob diventò attore e, dopo la fine dell’affaire con Cher, venne fotografato con altre e più giovani bellezze.
Glenn Close nel 1995 si fidanzò con il carpentiere Steve Beers, 9 anni più giovane di lei, conosciuto sul set di «Viale del tramonto». In tutto quattro anni: niente matrimonio, ma il biondo Steve ebbe il suo bel quadriennio di notorietà.
Liz Taylor nel 1991 sposò un altro muratore, Larry Fortensky, 21 anni più giovane. Divorziarono nel 1996, Larry conobbe poi numerose sfortune ma Liz, nel testamento aperto dopo la sua morte nel marzo scorso, si è ricordata di lui lasciandogli 800 mila dollari.
L’anziana Zsa Zsa Gábor (classe 1917) vive ancora con il nono marito sposato nel 1986, Hans Robert Lichtenberg, 26 anni più giovane di lei, che ostenta il titolo di principe von Anhalt dopo una contestata (e pagata) adozione da parte di una vera principessa von Anhalt. La nobiltà teutonica, puntigliosissima, lo depenna da ogni elenco. Ma in America tutti lo chiamano principe, perfetto ornamento per il patrimonio di lei.
«Se non vuoi essere la moglie di tua moglie, non sposare una donna ricca» diceva il grande epigrammista Marziale nel 90 dopo Cristo. Di storie analoghe ne ha scritte anche Guy de Maupassant nel suo Bel Ami. Storia di un elegante avventuriero che fonda la sua ascesa sociale ed economica su matrimoni e legami sentimentali con una disinvoltura tanto amorale quanto baciata dalla sorte visto che gli va sempre bene. A dimostrazione che quando qualcosa manca di pensa la ricchezza a far diventare belle.

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