Si piange per cose più importanti non per Totti al ritiro che merita rispetto, ma gli eroi sono davvero altri
Si piange per cose più importanti non per Totti. E se un decimo delle lacrime versate ieri per l’addio al calcio di Totti fosse stato versato per eroi veri? Un po’ di lacrime per il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, per don Pino Puglisi, per i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e la loro scorta. Se ci si ricordasse anche delle vittime della burocrazia, della mala politica e della fede nella giustizia probabilmente questo Paese sarebbe diverso. In senso buono.
Francesco Totti è certamente un campione e probabilmente sarà anche un buon esempio, ma non è morto. Ha solo seguito il normale corso della sua esistenza come capita a ognuno di noi. E ora, al contrario di tanti altri connazionali che non hanno di che andare avanti, potrà godersi il suo futuro in maniera spensierata visto che le possibilità non gli mancheranno di sicuro.
La mia non è volontà di andare controcorrente, né piacere di picconare eventuali iconografie al limite della beatificazione. Il mio vuol essere un piccolissimo contributo nel lungo e difficile percorso per il ritrovamento di un necessario equilibrio in un contesto sociale al limite della schizofrenia.
Grazie Monica per essere venuta a trovarmi e per la tua preziosa testimonianza. A presto
Si, per costruire un’Italia migliore. Il piccolo contributo di ciascuno per stare meglio tutti. Si parte dalle piccole cose: attribuire il giusto valore agli uomini e di conseguenza il relativo ricoscimento.
Grazie Giovanni per le tue profonde considerazioni. E grazie per essere venuto a trovarmi. A presto
Semplicemente fantastico: non si è controcorrente quando si dice una verità inappellabile ; si va controcorrente quando si trasforma un giocatore in un eroe , quando si ha bisogno di eroi morti invece che vivi……. già ma questo non è andare controcorrente ma essere poveri … dentro senza etica ne morale , ormai incapaci di vivere la democrazia è la libertà