Giornalista e scrittore
 

Buon lavoro ai sindaci Raggi ed Appendino

Buon lavoro ai sindaci Raggi ed Appendino nella speranza che i neo sindaci facciano del loro meglio per il bene comune

Buon lavoro ai sindaci Raggi ed Appendino per il bene comune

Buon lavoro è l’augurio che si deve rivolgere ai sindaci Raggi ed Appendino per il bene dei cittadini. Chiara Appendino e Virginia Raggi dopo l’insediamento ufficiale avranno un compito niente affatto facile.

Perché non sarà una passeggiata risollevare Torino e Roma dai disastri causati da coloro che le hanno precedute. In loro sono riposte le speranze dei cittadini di quelle città. Gente che le ha votate perché in loro ha visto l’unica alternativa per recuperare un minimo di speranza.
L’augurio è che facciano un buon lavoro per il bene della gente. Un auspicio che nulla ha a che vedere con le deleterie sindromi da Tafazzi (di chi si dà le martellate sulle monadi) o da Sansone (meglio vivere in pace con i filistei) che in queste ore stanno vivendo in tanti, specie a sinistra e a sinistra della sinistra.
Quei tanti rosiconi benpensanti, radical chic e terzomondisti che nonostante tutto continuano ad abbeverarsi ai dettami del pensiero unico massificato. Che soffrono dell’onnipotente mantra del ‘so tutto io e tu non capisci un caxxo’.
Gente che giudica intelligenti i cittadini che votano per i loro beniamini e vorrebbe limitare il voto negli altri casi. Che giudicano ignoranti i Cinque stelle perché magari hanno letto pochi libri o non quelli che secondo loro andrebbero letti.
Rosiconi che dimenticano che la storia ci ha consegnato grandi uomini non laureati e non letterati. Mentre la recente storia italica ci ha lasciato le macerie di uno scellerato manipolo di professori che ha portato il Paese alla rovina. Gente che non ricorda che un loro idolo disse una volta che non importa che il gatto sia bianco o nero, l’importante è che acchiappi i topi.

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