Giornalista e scrittore
 

Cibo e romanzi gialli

Cibo e romanzi gialli in simbiosi con Saru Santacroce le cui avventure amalgamano bene mistero, suspense e buona tavola

Cibo e romanzi gialli in simbiosi con Saru Santacroce C’è sempre stato un forte connubio tra cibo e romanzi gialli. Molti bravi detective che hanno fatto la storia del giallo hanno un debole per la buona tavola. Per esempio c’è Jules Maigret, il commissario nato dalla penna di George Simenon. Ma anche l’investigatore Nero Wolfe di Rex Stout. E pure il commissario Salvo Montalbano di Andrea Camilleri. Senza dimenticare Hercule Poirot di Agatha Christie. Insomma, l’impressione è che senza cibo manchi davvero qualcosa ai romanzi gialli. E’ come se il mistero e la suspense non fossero sufficienti a dare vigore alla trama. Lo stesso connubio caratterizza i romanzi gialli del cronista salentino Saru Santacroce che con il cibo ha un forte rapporto di amore e odio anche se il primo sentimento surclassa decisamente il secondo.

Chiunque abbia letto i gialli dello scrittore belga Georges Simenon non può non ricordare i celebri manicaretti che la signora Maigret prepara al marito. E se il lavoro o gli impegni impediscono al commissario transalpino di tornare a casa c’è sempre un bistrot parigino pronto ad accoglierlo e a soddisfare il suo palato. Sono tante le pagine che Simenon dedica al cibo nei suoi romanzi gialli.
Da quanto ricordi, Salvo Montalbano non è bravo ai fornelli. Ma ci pensa la fedele Adelina a deliziarlo con i piatti della tipica tradizione culinaria siciliana. E quando a casa non torna, il celebre commissario del compianto Camilleri può assecondare il proprio amore per il cibo in un ristorantino a conduzione familiare con terrazza sul mare.
Nero Wolfe dà l’impressione di risolvere misteri e casi solo in virtù della qualità della benzina che mette in corpo. Infatti, il più delle volte i suoi ritmi molto lenti e ragionati sono in simbiosi con i raffinati e abbondanti pranzi che gli prepara il suo cuoco Fritz Brenner. Con esso sono frequenti gli scambi di opinione su come preparare un piatto e spesso è lo stesso investigatore che si mette ai fornelli.
Anche se belga, Hercule Poirot non pare incontri particolari difficoltà a tavola nonostante sia costretto a vivere in Gran Bretagna. Indubbiamente ama la buona tavola anche se la sua passione sono soprattutto i dolci. In particolare, ciò che lo fa impazzire sono le lingue di gatto con il cioccolato. Quando cucina per i suoi ospiti si dedica a preparare le ricette di sua madre.
Anche il cronista salentino Saru Santacroce dedica molta importanza al gusto per la buona tavola. In effetti le sue avventure amalgamano bene mistero, suspense e cibo. Saru Santacroce ama mangiare e il più delle volte prepara da sé ciò che mangia. Spesso invita i suoi ospiti a casa, ma altre volte li raggiunge in locali in cui la cucina è molto simile o buona come la sua. Da buon salentino le sue portate sono molto abbondanti e sono per lo più legate alla tradizione culinaria del Salento. Le sue ricette sono quelle che gli ha regalato la mamma, ma dimostra di apprezzare e conoscere i piatti di ogni regione italiana purché buoni e salutari.
Saru Santacroce non ama solo le polpette o le sagne ncannulate, le orecchiette o i minchiareddhi. Non cucina solo moniceddhe o pezzetti di cavallo al sugo piccante. Così come non si limita a preparare ottimi piatti di linguine con le cime di rapa o la famosa tria cu li mugnuli o con i ceci o le pignate. Non impasta solo pane o purchiaddhuzzi, crostate con la mermellata di fichi da lui prodotta o chinulidde. Tante volte delizia i suoi amici con le squisite e deliziose crescentine emiliane. O con il risotto alla milanese e le tagliatelle al ragu.
Insomma, il connubio tra cibo, mistero e suspense è davvero molto forte anche nei romanzi gialli del cronista Saru Santacroce che non deve correre solo per inseguire i fatti di cronaca da raccontare ai lettori. Saru, infatti, è costretto anche a correre per rimediare ai peccati di gola che sono uno dei suoi punti di deboli e che lo costringono a lottare con i chili di troppo sempre in agguato. Più che per indossare una medaglia al collo, è soprattutto per tale ragione che Saru è un runner e ama correre le maratone.
Conosci già il cronista salentino Saru Santacroce? Se non hai mai letto una delle sue avventure noir, approfitta dell’occasione e lasciati incantare dal piacere di una buona lettura.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *