Conte e la difesa degli interessi italiani in Ue da gestire da chi dice di essere “l’avvocato difensore degli italiani”
La difesa degli interessi italiani in Ue sarà certamente un bell’impegno per il neo presidente del consiglio Conte e per il suo governo. E c’è da aspettarselo dato che ha promesso di essere “l’avvocato difensore degli italiani”. Metafora migliore non poteva trovare il professor Giuseppe Conte subito dopo aver ricevuto l’incarico di formare il governo. Non avrà esperienza politica, come sostengono in tanti. Ma almeno non gli manca l’acume per capire che questa Ue è di fatto un Tribunale. Un pessimo luogo in cui i giudici corrotti sono al servizio degli interessi di alcuni a scapito di altri. E soprattutto hanno già scritto la sentenza prima ancora di andare in dibattimento e sentire le ragioni della controparte.
Semmai ci sarebbe da meravigliarsi di chi si meraviglia che esista qualcuno disposto ad andare in Europa per difendere gli interessi dell’Italia. Perché essere europei non significa genuflettersi ai desiderata delle potenze straniere. Men che meno alla Germania o alla Francia che pretendono di comandare in casa degli altri. Andare in Europa non significa accettare che dei burocrati al soldo di alcune potenze distruggano l’economia italiana. Che è poi ciò che è avvenuto per l’olio d’oliva o con le quote latte. E come accaduto con la xylella o con la pesca o con la stessa economia con politiche al di fuori della realtà.
Il presidente Sergio Mattarella dovrebbe essere onesto dapprima con se stesso prima di dare lezioni agli altri. Non è colpa del ministro in pectore Paolo Savona se “l’euro è una gabbia voluta dai tedeschi” per imbrigliare gli altri paesi a suo esclusivo vantaggio. Quindi, non è Paolo Savona che va fermato bensì i crucchi e la loro politica di conquista. Un’azione basata su una presunta superiorità della razza ariana di cui sono ancora pericolosamente malati.
È la storia che ha dimostrato come i tedeschi stiano realizzando il piano di nonno Adolf usando la moneta unica anziché i carrarmati. Va bene essere europeisti, ma difendendo gli interessi del Paese e degli italiani così come fanno gli altri presunti partner europei. Ma pretendere che questi politicanti e i loro accoliti lo capiscano è come sperare di rivedere il Signore camminare sulle acque. Forse Conte ha compreso quanto sia importante la difesa e la salvaguardia degli interessi italiani in Ue.