Giornalista e scrittore
 

Davigo e la mutazione della politica

Davigo e la mutazione della politica che Mani pulite non vide indagando tutti i politici tranne quelli di sinistra

Davigo e la mutazione della politica sfuggita a Mani pulite

Davigo pare cadere dal pero quando parla della presunta mutazione di politica e politicanti vari. Perché non è possibile, a mio avviso che solo nell’anno del Signore 2016 l’ex pm di Mani pulite, Piercamillo Davigo, si sia accorto che tutti i politici in Italia rubano.

E siccome ha parlato di politici in generale c’è da supporre che non abbia fatto alcun distinguo. Mi chiedo se il magistrato se ne fosse reso conto anche nel 1992. Ossia quando insieme ai colleghi del pool di Milano mise in ginocchio la politica italiana portando a galla il marciume che allora, come ora, stava soffocando questo Paese tanto grande quanto capace di farsi del male.
Solo che di quel marciume vennero accusati alcuni politici (in particolare quelli del pentapartito) e non i tutti di cui parla oggi il neo presidente dell’Anm. Che nel frattempo ci sia stato un qualche mutamento genetico? Che un pericoloso virus si sia espanso colpendo proprio tutti i rappresentanti dell’arco politico italiano così come hanno dimostrato la cronaca e la storia?
C’è davvero da credere che quelli del Pci-Pds-Ds-Pd fossero diversi? O in quella stagione di capovolgimento del potere tutto era in realtà molto attiguo nelle spartizioni e negli interessi? C’è davvero bisogno di riscrivere la storia di quella stagione come pure qualcuno ha sostenuto e sostiene?
Di certo quella rivoluzione un cambiamento l’ha realmente portato in questo Paese mettendo la casta dei magistrati al primo posto. Ha assegnato loro un potere tanto grande e pericoloso quanto non controllato e controllabile in base ai principi cardine della democrazia tracciati da Montesquieu.

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