Giornalista e scrittore
 

Dopo D’Alema la Resurrezione secondo Renzi

Dopo D’Alema la Resurrezione secondo Renzi pro Berlusconi che non ha imparato niente dalla fallimentare bicamerale

Dopo D'Alema la Resurrezione secondo Renzi pro Berlusconi

Dopo quella di D’Alema siamo nuovamente costretti ad assistere alla Resurrezione pro Berlusconi secondo il vangelo di Renzi. Dicono che la storia abbia un valore educativo perché dovrebbe aiutare a non commettere gli errori del passato. Evidentemente non è così dato che si ripropone un errore simile a quello del 1997 quando Massimo D’Alema resuscitò il dato per defunto Silvio Berlusconi inventandosi la Bicamerale per le riforme.

Quell’errore ha condannato la sinistra dapprima all’opposizione per un lungo periodo e poi l’ha praticamente condannata a morte. Non prima di averle causato una gravissima regressione. In quel lasso di tempo, infatti, anziché parlare e fare politica vera, le menti della sinistra hanno solo pensato a parlare dell’uomo di Arcore. E così facendo si sono alienate dalla realtà e si sono dimenticate persino dei reali bisogni della gente e del Paese.
E in tal modo sono pure diventati la brutta copia di coloro che dicevano di combattere. Del resto il governo attuale ne è la triste dimostrazione. Ieri il neo segretario Matteo Renzi ha addirittura aperto le porte del Pd a Silvio Berlusconi. A colui che solo pochi mesi fa, d’accordo o meno con la sentenza, è stato condannato ed escluso dalla vita politica.
O Renzi, non ricordandosi dell’insegnamento della storia, non sa cosa fa o si sente lui stesso l’Unto dal Signore e pertanto ha pensato bene di rimettere in cammino Lazzaro.

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