I gialli di Agatha Christie e Vite Spezzate, il thriller psicologico ambientato nella terra della scrittrice inglese
Il thriller psicologico Vite Spezzate è ambientato in Gran Bretagna, la terra della scrittrice inglese Agatha Christie, maestra di romanzi gialli che ha vissuto ed è morta a Winterbrook, una cittadina a circa un paio d’ore di distanza da Londra. E sono proprio la capitale britannica e la campagna intorno ad essa che fanno da sfondo al giallo Vite Spezzate e alla misteriosa trama che lo caratterizza.
In Vite Spezzate non c’è il noto Hercule Poirot, ma il meno conosciuto investigatore di Scotland Yard, Sonny D’Amato. Sonny non è francese-belga come Poirot, ma è italo-britannico essendo un immigrato di seconda generazione figlio di un uomo del Salento e di una donna siciliana. Sonny D’Amato ha certamente ancora molta strada da percorrere per raggiungere le orme del mitico Hercule Poirot. Però in questa difficile inchiesta dimostra di avere le doti necessarie per risolvere misteri e gialli.
Pertanto, l’invito è a non farsi traviare dalla notorietà dei personaggi nella scelta del prossimo romanzo giallo da leggere. A non ‘giocare facile’ scegliendo i gialli di Agatha Christie. Ma a lasciarsi guidare dal sapore del nuovo, dal proprio istinto per le buone letture e dal mistero della novità ma con la consapevolezza che sarà in grado di soddisfare le attese.
Vite Spezzate è un giallo a sfondo psicologico che affronta il tema doloroso degli abusi ai danni dei minori. E’, infatti, in questo ambito che sembra maturare la sanguinosa vendetta del serial killer che tortura e uccide tre giovani studenti. Ed è solo un’intuizione del bravo investigatore Sonny D’Amato a impedire che la lama del suo coltello affondi nel petto della quarta vittima.
Accanto al bravo Sonny D’Amato ci sono altri personaggi che rendono la trama brillante e avvincente. C’è la capace coroner July Pence che è costretta a eseguire le autopsie su ciò che resta dei tre vivaci ragazzi finiti loro malgrado nel mirino dell’assassino. Tre giovani che amavano la vita e che restano vittime dei gravi danni collaterali che si portano dietro abusi e molestie. Perché, c’è da giurare, anche il loro carnefice amava la vita come loro prima che si trasformasse nell’incubo che ha imbrigliato la sua mente spingendolo a varcare la soglia dell’imponderabile.
E c’è il cronista salentino Saru Santacroce che offre il proprio contributo alla soluzione del caso. Trasferitosi a Londra per cambiare vita, Saru Santacroce viene per l’ennesima volta travolto da questo mestiere che lo costringe a vestire nuovamente i panni del segugio a caccia di notizie guidando il lettore nei meandri del mistero. Si crea così un forte connubio tra inquirenti e informazione che si rivela ancora una volta vincente.
Questa è un’indagine davvero difficile per Sonny D’Amato perché mette a dura prova le sue convinzioni. Non c’è, infatti, una mente criminale che uccide per un sadico piacere. C’è una docile mente sconvolta dagli abusi e da un fattore di stress che creano un mortale corto circuito. Perché il filo che separa il bene dal male è davvero molto sottile. E, come ha scritto Aleksandr Solgenitsin, «la linea che separa il bene dal male attraversa il cuore di ognuno». C’è chi è fortunato a restare dalla parte migliore. E chi, per una serie di fattori o situazioni sfortunate, finisce per farsi travolgere dalla parte oscura dell’esistenza. Vite Spezzate è anche in inglese con il titolo Broken Lives. Hai per caso già letto qualche giallo della serie del cronista salentino? Se sì, prova a dirci la tua opinione! Se non hai ancora avuto modo di conoscerlo non perdere tempo e approfitta dell’occasione.