Giornalista e scrittore
 

Il massaggio cardiaco è vitale ma non si fanno corsi

Il massaggio cardiaco è vitale ma non si fanno corsi per insegnare alla gente a salvare vite con la tecnica del BLS

Il massaggio cardiaco è vitale ma non si fanno corsi

Il massaggio cardiaco è vitale ma non si fanno corsi. Da tempo cerco di imparare le tecniche di Bls, ossia Basic Life Support, comunemente noto anche come respirazione bocca a bocca. Ma finora, con enorme dispiacere, non sono mai riuscito a trovare un corso. Probabilmente è colpa mia che non sono molto informato, ma forse anche no.

E il rammarico è montato ancora di più dopo aver letto le dichiarazioni del presidente del 118, Mario Balzanelli. Secondo Balzanelli un massaggio cardiaco tempestivo entro i primi 3 minuti di un arresto cardiaco sarebbe vitale. Infatti, consentirebbe di salvare 20 mila delle 60 mila persone che muoiono ogni anno all’improvviso. Non solo: se si effettuassero con immediatezza le manovre di disostruzione, si salverebbero almeno 40-50 persone ogni 100 che perdono la vita in caso di ostruzione delle vie aeree. E di queste almeno il 40% sono bambini.
Dunque, i numeri rivelano che il massaggio cardiaco è vitale ma non si fanno corsi, purtroppo. Trovo davvero incredibile, perciò, che le istituzioni non lancino una campagna di sensibilizzazione affinché la gente impari a praticare il massaggio cardiaco. E se non lo fa la politica, mi chiedo perché non organizzino questi corsi le Ausl o lo stesso 118. Perché insegnare il Bls è certamente un investimento e non un costo. Pertanto, anziché chiedere al ministro della Salute un Osservatorio Nazionale Permanente e operativo, che serve solo a dare cariche e magari gettoni di presenza, bene farebbe il presidente del 118, Mario Balzanelli, a pretendere che si facciano dei corsi.
Ma non di qualche ora, che non servono a niente. Si parla tanto di incentivare la gente a praticare attività sportiva o a fare del movimento perché permette di ridurre le malattie (oltre ovviamente i costi del Servizio sanitario). E mi chiedo come mai non si trovi nessuno lungimirante che insegni alla gente come si possono salvare vite umane.
Come mai il massaggio cardiaco è vitale ma non si fanno corsi. Eppure praticare sport o mangiare sano hanno la stessa funzione di un massaggio cardiaco: salvare vite.
Tranne che dietro questo diseguale comportamento non si celi, come al solito, il dio denaro. Sì, perché se la gente pratica sport spende dei soldi. Li spende per andare in palestra o per acquistare un paio di scarpe ginniche o abbigliamento sportivo. Al contrario, insegnare le tecniche del massaggio cardiaco non si arricchisce nessuno. È solo un’opera buona e sensata. E di questi tempi anche sul concetto di buonismo e di buon senso pare esserci parecchia confusione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *