No a ricca saudita con fratello invadente perché potrebbe pretendere di passare sul suo corpo o di passare sul mio
Francamente direi no a una ricca donna saudita con un fratello invadente. Perché in una circostanza come questa potrebbero esserci molti rischi da ponderare. Non ho più 35 anni anche se quelli in più mi dicono siano ben portati. E soprattutto non sono musulmano anche se un corso accelerato, almeno per fingerlo, potrei anche frequentarlo.
Vista da qui la corsa per conquistare la mano della ricca donna d’affari saudita che cerca marito, come ho letto su un giornale, potrei anche pensare di vincerla. Non è come per le maratone dove mi debbo accontentare di essere un finisher tra tanti.
Stavolta avrei delle chance di giocarmela tagliando il traguardo per primo. Ma c’è un perché e temo che non sia di poco conto. Per poter prendere in moglie la ricca pretendente c’è da conquistare prima il fratello maggiore di costei.
Di costui, però, si sa solo che è molto severo e che ha respinto moltissimi altri pretendenti e che affinché il matrimonio si faccia occorrerà fare quello che dice lui. E qui la mia razionalità si blocca e fa scattare l’allarme. Non è rosso, ma poco ci manca.
Perché nulla viene detto su questo fratello e in particolare su cosa occorrerebbe fare per convincerlo. E se per aspirare al corpo della sorella pretendesse che si passasse prima sul suo? O peggio, che lui passasse sul mio? L’istinto mi suggerisce di abbandonare questa corsa.
E pazienza se perderò l’occasione di sposare una donna ricca. Chissà che il destino mi riservi la legge del contrappasso. E magari mi toccherà fare i conti (sostanziosi) con una bella donna che come unica clausola mi imporrà la convivenza con la sorella più bella. Una donna che ama controllare di persona le qualità del futuro cognatino.