Giornalista e scrittore
 

Noemi e la negligenza della famiglia

Noemi e la negligenza della famiglia che non insegna più rispetto ed educazione e proprio non c’è volontà di rimediare

Noemi e la negligenza della famiglia che non insegna più

La tragedia di cui è vittima Noemi Durini indica a mio avviso la negligenza della famiglia odierna che pare aver abdicato al suo ruolo primario di insegnamento di educazione e rispetto. Barbara Stefanelli sul Corriere della Sera parla di “prevenzione primaria” commentando la morte della sedicenne salentina Noemi Durini, l’ennesimo femminicidio con cui fare i conti.

A tal proposito scrive: “Noi possiamo metterci di traverso: si chiama «prevenzione primaria» e comincia dai bambini per arrivare agli adolescenti. Parte nelle case ed entra nelle scuole”. Che, a mio avviso, altro non è se non l’insegnamento dell’educazione e del rispetto al quale abbiamo abdicato da tanto, troppo tempo. L’insegnamento del rispetto e dell’educazione ai nostri figli è un’arte che non pratichiamo ormai più.
E anzi, quando qualcuno ce lo fa presente anziché prenderne atto ci scagliamo contro colui che mette a nudo la nostra negligenza. Tante volte mi è capitato di dire e scrivere, anche in dibattiti pubblici, che tocca ai genitori educare i propri figli. Non si può pretendere che siano la scuola o la parrocchia o la società a sostituirsi nel ruolo che spetta alla famiglia.
Tocca a mamma e a papà spiegare al figlio maschio che bisogna accettare i no di una donna e non reagire con violenza. Tocca a loro spiegare che la vita è un valore intaccabile, che va rispettato e salvaguardato. Gli altri, semmai, vengono dopo. Debbono completare quella formazione, non ‘costruirla’. Ricordo di averlo detto in un convegno pubblico in un comune dell’hinterland bolognese qualche anno fa.
L’unico risultato fu essere aggredito in maniera maleducata e sconsiderata dalla sindaca, definita persona illuminata. Non dico niente di nuovo dal momento che alla signora ebbi modo di manifestare in privato, mettendole nero su bianco, le mie considerazioni. Continuiamo così se vogliamo ancora farci del male nascondendo verità come la negligenza e l’assenza della famiglia in una tragedia di cui non è vittima solo Noemi, ma tutti noi.

2 commenti

  1. Cesario Picca

    Hai ragione Maria Grazia. Certo che ci sono anche le eccezioni, ci mancherebbe. La mia non era volontà di fare di tutta un’erba un fascio. Ma proprio perché sappiamo come gira il mondo intanto mettiamoci del nostro e insegniamo ai figli quali sono i valori reali senza usare a pretesto il buon esempio che hai fatto tu (“i genitori possono dare tutto l’esempio che vogliono ma i figli non sentono ragioni…”) per abdicare completamente al nostro compito. Quello che purtroppo succede spesso

  2. Maria Grazia

    Quello che tu hai detto e vero…. Basta sentire l’intervista che ha rilasciato la madre del ragazzo per capire da dove viene il marcio…..il frutto non cade mai lontano dall’albero….in questo caso è palese….. Ma lasciamelo passare in altri i genitori possono dare tutto l’esempio che vogliono ma i figli non sentono ragioni….. Come si dice….da una rosa può nascere una spina…..da una spina una rosa….

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