Giornalista e scrittore
 

Se stupro diventa estasi per radical chic

Se stupro diventa estasi per radical chic pur di sostenere che le donne non vengono violentate solo dagli stranieri

Se stupro diventa estasi per radical chic e benpensanti

Non mi pare una cosa normale se una grave vicenda di stupro come Firenze diventa un motivo di estasi per certi radical chic. Infatti, li ho immaginati lì, in attesa, quasi in preghiera, arsi dal desiderio che accadesse. Non vedevano l’ora. E quando hanno letto la notizia dei due carabinieri che a Firenze sono accusati di aver violentato due ragazze americane sono andati in estasi. Non fregava niente che fosse vera o falsa. Non importava che due donne avessero subito violenza. Ciò che contava per davvero era che a compiere quell’obbrobrio (semmai verrà confermato) non fossero stati degli sporchi negri. Che i carnefici non fossero dei clandestini cattivi. Non fossero coloro che portano le malattie in Italia come dicono tutti quei balordi che parlano male di chi giunge in Europa alla ricerca di una vita migliore.

Che tristezza mi fate, cari radical chic, benpensanti, finti buonisti, presunti terzomondisti. Voi che sostenete di essere migliori degli altri. Molto diversi da tutti quei fascisti, razzisti e destrorsi ma vi comportate peggio di loro. Voi che solamente avete la capacità di discernere il bene dal male, il giusto dal falso, la verità dalla menzogna, mi scivolate sulla violenza sessuale.
Vi abbandonate al becero usando un reato gravissimo per i vostri scopi e interessi personali. Cari radical chic benpensanti e terzomondisti dovresti sapere che lo stupro è una cosa seria al contrario di quegli altri che tanto criticate e disprezzate. Anziché provare rispetto e dolore per quelle due ragazze che dicono di essere state violentate, siete lì ad usare il loro dramma per fare propaganda.
Pronti ad usarlo per scopi politici, per i vostri biechi interessi personali. I fatti, più delle parole, dimostrano ancora una volta ciò che realmente siete e che provate a nascondere. Non siete migliori di quegli altri. E, francamente, dovreste vergognarvene. Ma so benissimo che quel sentimento è a voi sconosciuto quando non si tratta di usarlo contro quelli dai quali cercate inutilmente di differenziarvi.

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