Le Olimpiadi sono un affare solo per gli amici perché tali manifestazioni sono di solito risorse a vantaggio di pochi
In base a quanto ci ha insegnato finora l’esperienza, le Olimpiadi e le altre manifestazioni sportive sono un affare solo per gli amici. Per tale ragione qualcuno vorrebbe farci credere che non avere le Olimpiadi a Roma nel 2024 potrebbe essere un disastro. Magari peggio del terremoto all’Aquila o nel Centro Italia.
Non si capisce, però, quale sia il peccato originale di cui ci si maccherebbe se quell’appuntamento venisse assegnato ad altro Paese. E non si capisce, perlomeno adesso, quali possano essere gli interessi (e di chi) dietro questa manifestazione che certamente farebbe muovere ingenti e ghiotte risorse finanziarie.
Dicono che per i Mondiali del ’90 abbiamo pagato l’ultima rata di 61 milioni a dicembre 2015. Se è vero, per quanto mi riguarda, è bene che le Olimpiadi non si facciano né nella Capitale né in alcun’altra città italiana. Se la storia dei debiti di Italia 90 è vera, inoltre, non si capisce perché debba essere ancora Montezemolo a capeggiare o rappresentare il comitato di Roma 2024.
E’ già stato in quello delle ‘Notti magiche’ e pare che di magico ci siano stati solo gli affari per qualcuno. E mai nessuno, nonostante le tante inchieste giudiziarie, ci spiegherà per chi siano state realmente foriere di magie con quei 3,5 miliardi di euro spesi. Stiamo parlando di 7.000 miliardi di lire dei cittadini usati per costruire opere spesso incompiute o abbandonate o abbattute perché sbagliate.
Dicono altresì che la caduta della Grecia sia diventata irreversibile proprio con le Olimpiadi del 2004. E che si sia indebitata all’inverosimile proprio per quei giochi non riuscendo più a tenere in equilibrio la sua già precaria situazione economica. Dato che i risultati di quello sfascio sono oggigiorno sotto gli occhi di tutti, allora è evidente che la sciagura non sia nel non organizzarli, ma proprio nell’ospitarli.