Renzi nei panni del nuovo pare peggio del vecchio con vacanze a spese della collettività e decreto fiscale pro evasori
Renzi nei panni del nuovo pare peggio del vecchio. Dapprima le vacanze a spese della collettività, poi l’articolo 19 bis del nuovo decreto fiscale che favorisce i grandi evasori. Se questo è il nuovo che cambia stiamo freschi. Così direbbe un bravo teatrante, probabilmente l’unico a poter tenere testa ai numerosi e incredibili coup de théatre di chi ci governa.
Il signor Matteo Renzi può giustificarsi come crede. Ma se i fatti del suo modo di governare sono quelli che emergono quotidianamente non c’è pezza che tenga. Anche se predica ai quattro venti di essere diverso dagli altri, in realtà dà la misura di essere peggio di chi lo ha preceduto.
L’unica differenza è che ha la faccia tosta di raccontare fiabe all’opinione pubblica. In vacanza la gente perbene ci va a proprie spese e non dorme gratuitamente nella caserma degli Alpini. Nonostante i presunti problemi di sicurezza, nulla vieta che prenda in affitto a sue spese una casa privata controllata dal servizio di sicurezza che gli è stato assegnato. O una camera d’albergo.
E ci può andare con i propri mezzi, che paga di tasca propria, sempre controllato dal servizio di sicurezza. Almeno potrebbe dare l’esempio e un reale segnale di discontinuità col peggiore passato. Poi, come se non bastasse, arriva il regalo agli evasori. Ed è indifferente che serva o meno a salvare Berlusconi perché il compito di un governo perbene è salvaguardare la gente onesta e non chi commette reati comunque si chiami.
Le giustificazioni del signor Renzi (‘non sono mica sciocco da fare una cosa del genere’) appaiono come un tentativo di mettere una toppa alla falla. Perché l’impressione è che ci abbia provato ma stavolta gli è andata male.
E le urla del centrodestra di certo non favoriscono una ricostruzione diversa. Se poi questa gente si sta dando da fare per farci rimpiangere Andreotti e company mi sa che i risultati siano migliori di quelli di governo.