Giornalista e scrittore
 

Lo smog a Torino e la farsa delle opposizioni

Lo smog a Torino e la farsa delle opposizioni che giudicano inutili e dannosi solo i blocchi decisi dai CinqueStelle

Lo smog a Torino e la farsa delle opposizioni contro il M5s

Non bastasse lo smog e le sue conseguenze, a Torino devono fare i conti anche con la farsa delle opposizioni. Quando i blocchi delle auto li fanno gli altri diventano inutili. Non tengono conto delle esigenze della gente che lavora. Ma soprattutto sono frutto delle scelte di gente incapace. Peccato che poi, a ben guardare, le stesse scelte le fanno anche quelli che in teoria sarebbero più capaci. Coloro che avrebbero una visione d’insieme in grado di offrire soluzioni strutturali e non palliativi.

In questi giorni a Torino è in fase di approvazione il piano anti smog della giunta M5s del sindaco Chiara Appendino. E le opposizioni stanno dando il meglio di loro nelle critiche. Senza, però, ricordarsi che i loro amici e sodali che governano altrove fanno esattamente le stesse cose. A dimostrazione di quanto siano parecchio strani gli intellettuali (si fa per dire) organici prestati alla politica. Stefano Lo Russo (Pd) dice che “questo problema si affronta con misure strutturali e non con annunci spot”.
Guardando alla situazione di Bologna, dove governa il Pd, il problema viene affrontato allo stesso modo. Infatti, i diesel 1-2-3 non circolano dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 18,30 e restano fermi tutto il giorno durante le domeniche ecologiche. Sarebbe interessante capire se quelle poste in essere sotto le Due Torri siano o meno misure strutturali o palliativi.
Anche Fabrizio Ricca della Lega Nord non è da meno quando afferma che “il dilettantismo continua a spadroneggiare in consiglio comunale. La relazione di oggi non prospetta la risoluzione del problema. Sembra non abbiate in mente un progetto. Solo e soltanto parole. Pensare al blocco dei diesel è risibile e soprattutto inutile, ma viene da chiedersi se pensate alla gente che lavora con quelle 80.000 auto che intendete fermare”.
Nella Lombardia guidata dal suo partito le misure antismog prevedono che “il secondo livello scatterebbe in caso di superamento per più di 7 giorni consecutivi della soglia di 70 mg per metro cubo di Pm 10. In questo caso si attuerà un’estensione delle limitazioni per le autovetture Euro diesel 3 nella fascia oraria 7,30-19,30 e per i veicoli commerciali nella fascia oraria 7,30-10 e 18-19,30”. A dimostrazione che neppure Maroni e la sua giunta, amici di Ricca, si preoccupano dei veicoli commerciali e degli Euro 3.

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