Oscurantismo clericale in una parrocchia di Bologna dove il prete si è scagliato anche contro Risorgimento e Illuminismo
Oscurantismo clericale in una parrocchia di Bologna dove il prete si è scagliato anche contro Risorgimento e Illuminismo oltre che contro Unità d’Italia e Rivoluzione francese. In pratica l’omelia che in teoria potresti anche aspettarti visto con chi hai a che fare e che quando succede ti fa sobbalzare sul banco e ti lascia l’amaro in bocca.
È andata in scena domenica scorsa nella parrocchia di San Giovanni Bosco di Bologna. Sul pulpito uno degli anziani preti della chiesa di via Bartolomeo Maria Dal Monte. Durante la predica si è scagliato contro l’Unità d’Italia e contro il Risorgimento, contro la Rivoluzione francese e contro l’Illuminismo. Dapprima mi sono chiesto se quell’uomo con la tonaca fosse italiano o straniero. E se quindi usa la sanità italiana, i contributi italiani, ottiene offerte italiane e via dicendo. Poi sono arrivato a (quasi) giustificare il suo sproloquio pensando che prima dell’uomo venga il prete. E in effetti, mi dico, da un sacerdote non posso aspettarmi altro.
Del resto in 2.000 anni passi avanti davvero pochi da quella parte. E questo è un dispiacere visto lo straordinario progressismo che ha mostrato Nostro Signore. Il sacerdote ha detto in pratica che gli eroi del Risorgimento sono ominicchi. Dei poveracci che hanno combattuto contro Cristo e contro la Chiesa. Gente che viene ricordata, a suo dire, solo grazie ai libri di storia sui cui autori aveva da ridire. Così come sono dei derelitti i grandi artefici dell’Illuminismo e della Rivoluzione francese. Al contrario di Cristo che viene sempre ricordato.
È come se dicessimo che arrestare un prete pedofilo e zozzone significa fare la guerra giudiziaria a Cristo. Un paragone di un azzardo pindarico da brividi. Che i patrioti del Risorgimento non abbiano combattuto contro Cristo lo sanno anche le pietre. Così come non lo hanno fatto i rivoluzionari francesi e gli Illuministi. E non hanno neppure guerreggiato contro la Chiesa, ma contro lo stato liberticida e oscurantista. Un inferno messo su da chi semmai usa la Chiesa, la Religione e il Cristo per commettere atti che nulla hanno a che fare con la salvezza delle anime. Hanno semmai guerreggiato contro chi ha coperto stati totalitari.
Contro chi nulla ha detto contro chi si macchiava di crimini gravissimi contro l’umanità. Hanno osteggiato chi ha dapprima chiesto a degli uomini coraggiosi e onesti di riconquistare Gerusalemme nel 1099 e poi li ha messi al rogo depredandoli. Ovvio il riferimento ai Templari il cui capo, Jacques de Molay, venne arso vivo sotto il Pont Neuf di Parigi il 18 marzo 1314 insieme a Goeffrey de Charney. Gente che è per forza contro chi ha sterminato migliaia di bambini e di innocenti catari. Solo perché avevano un’idea pura di religione. Lontana da quella impastata di temporalismo e corruzione della Chiesa di allora. Ed è normale che tali uomini fossero contro chi ha condannato ingiustamente a morte Giordano Bruno, Galileo Galilei, Girolamo Savanarola, Giovanna D’Arco e altre migliaia di eroi che contro Cristo non avevano proprio nulla e che invece lottavano contro l’oscurantismo.
Innanzitutto vedo che non hai il dono della sintesi. Anche se potrebbe essere un modo per fingere di dire tanto nascondendo il succo dei fatti. E ho l’impressione che sia così. Hai infatti gettato sul fuoco tanta carne senza crearti il problema che vada bruciata e non ben cotta. Ma tant’è. Intanto non hai risposto ai tanti dubbi che ho posto e francamente a questo punto non mi interessa visto che quello che poteva essere un confronto costruttivo lo stai facendo diventare una sterile polemica e uno scontro di opinioni diverse che non mi trova d’accordo. Del resto immagino che farai fatica a parlare dei tanti bimbi innocenti che hanno perso l’innocenza a causa di un uomo che vestiva l’abito talare. Non cose del passato e neppure leggende nere. Ma cronaca quotidiana. Così come probabilmente non sarà vero che in Usa stanno vendendo tutto per pagare quelle vittime innocenti violentate. Hai parlato di Crociate. Peccato che hai travisato quello che ho detto io. Sarà perché non ascolti o perché non vuoi farlo? Secondo me è la seconda ragione. Sta di fatto che io non ho mai criticato le Crociate, anzi. Però mi hai gettato nel calderone di chi le critica. Meno male che non mi hai posto sul rogo come i crociati. Perché ti ricordo che gli eroi crociati sono stati posti al rogo da Filippo Il Bello e papa Clemente V. Mica da chi critica le Crociate… Parli della Chiesa come di un soggetto non immutabile. Vivaddio magari fosse così. La cattiva Chiesa del passato, quella del Medio Evo secondo te non esiste più. Prendo atto del tuo pensiero. Di certo non puoi attaccare chi non la pensa come te. E questo è il confronto. Ognuno dice la propria senza dover essere attaccato. E senza neppure la pretesa di far cambiare idea all’altro. Apprezzo che tu ti ponga il dubbio che illuministi e eroi del pensiero o d’azione qualche volta possano non essere stati tanto eroi né tanto moderni. Ma poi mi domando perché questi dubbi non te li poni anche quando guardi dall’altra parte dove, mi pare di capire, ci sei tu. Quindi facci capire: quelli che stanno di qua sono brutta gente. Cattivi, pretestuosi, parlano un tanto al chilo, mischiano le carte, usano colpe antiche per teorizzare mostruosità moderne. E qualche volta sono un mix di nazismo e stalinismo. Ma quelli che stanno di là sono perfetti, espressione del criterio e del buonsenso. Mah… Continui a parlare sempre di leggende nere. Ma sarà mica una excusatio non petita? Ognuno può e deve esprimere il proprio pensiero. Ma appunto lo devono poter fare tutti. Mica solo quelli che piacciono a te. Se il prete ha idee antiunitarie o anti illuministe non me lo deve dire dall’altare. In chiesa voglio che mi parli di religione. Poi in privato potrà parlare di quello che vuole. Come dice la massima evangelica? Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio? Appunto… Quella che tu definisci una mia generalizzazione a mio avviso è un dato di fatto. Molti clerici anziché pensare a salvare le anime sono ancora lì a rimuginare sulla Breccia di Porta Pia. E questo non è segno d’immutabilità? E non è certo perché hanno sfondato un muro… Poi non capisco questa distinzione tra fede individuale e collettiva. La fede è di per sé un valore individuale. Nessuno te la può inculcare se non la senti dentro. Noto anche una certa confusione nel tuo pensiero. Confondi clericalismo con religione, cittadino con credente, brutti e cattivi con mancanza di omogeneità col tuo modo di pensare e vedere le cose e via dicendo. Che uno sia credente o laico resta sempre un cittadino. E in quanto cittadino viene tutelato. Non ti è mai sorto il dubbio che il dogma possa essere una brutta bestia? Che il dubbio possa essere il sale che porta il progresso? Infine un’ultima considerazione: sei sicura di essere Carmen, una 24enne salernitana e non magari un clerico che si fa passare come tale?
Cesario Picca
Tu mi accusi di generalizzare. Benissimo. Ma guarda che io ho risposto al tuo articolo, in cui di generalizzazioni ce ne sono eccome. Innanzitutto hai bollato come “oscurantista” un’opinione critica su Illuminismo, Rivoluzione Francese, Risorgimento e Unità d’Italia, come se non fosse possibile sostenere posizioni critiche intorno a questi questi temi avvalendosi di argomenti legittimi. Ma saprai qualcosa della marea di religiosi uccisi durante la Rivoluzione Francese, saprai qualcosa della Vandea e del terrore giacobino. Dobbiamo essere tutti filo-giacobini per caso? L’illuminismo ha anch’esso ricevuto critiche autorevoli, e non si può negare che tra gli illuministi ci siano state personalità ambigue che hanno divulgato idee anticristiane, razziste e antisemite, com’è il caso degli enciclopedisti Diderot e D’Alambert e di Voltaire, quest’ultimo esaltato come difensore della tolleranza ma in realtà ambiguo e contraddittorio anch’egli, sia nel suo pensiero che nella pratica, così come fu ambiguo nella pratica Rousseau. E l’Unità d’Italia pensi che sia stata ottenuta nel migliore dei modi? Ci sono posizioni critiche di vario tipo sui modi con cui la si è ottenuta. Comunque sia, io penso che ogni posizione su questi argomenti vada considerata quanto meno opinabile, mentre sembra che tu abbia con molta disinvoltura bollato come “oscurantista” ogni pensiero divergente dal tuo, come se la parola “oscurantismo” fosse per te una formula magica che ti serve da espediente per poter dire tout court: “ho ragione io!”
Ma veniamo alla tua seconda generalizzazione. Tu hai addebitato le posizioni del sacerdote da te menzionato a un’intera e ben precisa categoria di persone, i sacerdoti, con una frase che mi è suonata estremamente sgradevole: “da un sacerdote non posso aspettarmi altro”. Dimmi tu se questa non è una generalizzazione. Sarei io quella che dà patenti agli altri?
Ma poi quale patente, scusa? Tu mi hai risposto riferendomi aspetti della tua fede interiore sulla quale non mi ero espressa, e del resto che ne potrei sapere? Da parte mia mi sono attenuta a ciò che hai dichiarato, e l’unica cosa che ho affermato di te è che sei di sinistra, ma l’ho fatto con una frase chiaramente ironica che ricalcava il tuo stile di pensiero: “da uno di sinistra non posso aspettarmi altro”. Per il resto ho soltanto risposto alle tue affermazioni. E non ho detto neanche molto, perché ne ho di cose da dire.
Ne ho di cose da dire sui tuoi argomenti, che non mi sembra si discostino molto dalle facilonerie che sono abituata ad ascoltare da parte anticlericale. Sono sempre le stesse. Hai parlato delle Crociate, hai parlato di cose che si perdono nella storia, e lo hai fatto con la stessa faciloneria e con la stessa pretestuosità che sono proprie degli ambienti anticlericali e di certa pseudo-cultura (tipicamente di sinistra, diciamolo) allineata passivamente alle posizioni anticlericali. Voi parlate della Chiesa come di un soggetto unico e immutabile che agisce nella storia da entità personalistica e del tutto aliena al resto dell’Umanità, impermeabile a tutto il progresso di valori e di costumi che è proprio dell’Umanità intera. Ne parlate come di un corpo morto interno alla storia, che permane lì dove tutto muta, ed a cui sono imputabili colpe di mille e più anni fa. Questo è un modo di falsificare la storia immettendovi un soggetto astratto e atemporale, perennemente decontestualizzato, da identificare con un soggetto concreto dei nostri giorni per finalità puramente polemiche, al fine cioè di assegnargli un accumulo di colpe che si riferiscono a eventi del passato, che appartengono a epoche con sistemi di valori diversissimi dai nostri. Quegli eventi andrebbero contestualizzati e compresi nello spirito dei loro tempi, mentre invece vengono sottoposti a un tribunale di criteri odierni, oltre che riformulati narrativamente in modo da caricarli di una valenza negativa assoluta, anch’essa del tutto decontestualizzata dai tempi. Questo viene fatto solo nei confronti della Chiesa, e lo si fa riferendosi a epoche anche di mille e più anni fa. Ma l’Inghilterra nel XVII secolo condusse delle autentiche politiche di genocidio in Irlanda, e per caso qualcuno ha da addebitare questo all’Inghilterra di oggi? La Francia ancora negli anni ’50 e ’60 del Novecento conduceva in Algeria una politica di repressione fatta di torture ed esecuzioni sommarie, ma per caso qualcuno addebita questo alla Francia di oggi, anche in considerazione del fatto che sono eventi piuttosto recenti? Assolutamente no, mentre invece alla Chiesa viene addebitato di tutto, come se per l’appunto fosse un’entità unica che agisce nella storia quasi da realtà personale. Questa è un’astrazione, questa è la costruzione di un soggetto artificiale che faccia da baobab per le favole da raccontare a chi evidentemente non ha molta capacità di riflessione sulla storia e sulla complessa dialettica interna alla storia .
Ma dicevo che quegli eventi vengono anche distorti e riformulati in maniera pretestuosa secondo autentiche leggende nere. Prendiamo ad esempio le Crociate. Voi ne parlate come di una pura e semplice cattiveria della Chiesa (da intendersi come la Chiesa di oggi e di sempre, soggetto permanente e immutabile), ed esprimete concetti che possono essere sintetizzati come segue: “Mille anni fa la tanto cattiva Chiesa, ossia quella stessa di oggi, fece le Crociate per intolleranza religiosa verso i tanto buoni Mussulmani”. Ora, per quanto questa sintesi possa sembrare una semplificazione stupida, è proprio questo il concetto che viene fato passare con una ripetizione in stile Goebbels (saprai chi era). a uso e consumo di una massa di persone incolte ma con la presunzione di sapere. E così succede che quando a me capita di parlare con un mussulmano non mi sognerei mai di addebitargli la presa di Costantinopoli del 1453 con lo sterminio totale della sua popolazione e la successiva conquista dell’intera Anatolia, della Grecia e di gran parte dei Balcani da parte dell’Impero Ottomano, mentre invece a me succede di continuo che mi vengano addebitate le Crociate. Pensa un po’!
Ma dunque parliamo un po’ delle Crociate. Perché ci furono le Crociate? Le Crociate, delle quali vorrei innanzitutto ricordare che vi parteciparono tutti i regni europei (per quanto nessuno si sognerebbe di addebitarle alla Francia o all’Inghilterra di oggi ma solo e soltanto alla solita Chiesa cattolica) ci furono come prova di forza e di unità da parte di un mondo occidentale che si sentiva minacciato da un mondo islamico in espansione, che rappresentava una minaccia soprattutto per Costantinopoli. Erano forse paure infondate? Non direi, considerati gli sviluppi successivi, e non lo direi neanche visti i precedenti, in quanto vorrei ricordare che i mussulmani avevano già conquistato l’intero Medio Oriente (compresa quella Terra Santa di cui forse qualcuno non ricorda che in precedenza apparteneva all’Impero Bizantino ed era Cristiana), tutto il Nord Africa, la Sicilia, la Spagna, non senza aver cercato di portare ben oltre le loro conquiste tentando di penetrare in Francia, dove furono fermati a Poitiers, e in Italia, dove furono fermati a Cosenza. Di tutta questa marea di conquiste nessuno versa una lacrima, mentre state tutti a piangere a dirotto per le Crociate, ossia per una prova di forza che puntava a una piccola conquista simbolica, e a me francamente queste lacrime non possono non sembrare pretestuose e colme di ipocrisia e di malevolenza. Dicevo che tutta l’Europa vi partecipò, e che soprattutto i motivi sono da inquadrare nel contesto degli equilibri politico-territoriali del tempo, ma cosa vuoi che se ne faccia di tutte queste considerazioni chi da parte anticlericale ha solo bisogno di costruire teoremi d’accusa e leggende nere per dare pretesti alla sua intolleranza odierna, quella vera, presente, non da andare a pescare mille anni fa nella storia, ma di oggi, l’intolleranza verso il mondo cattolico. Anche i nazisti attribuivano colpe storiche agli ebrei, e mi sa che qui la solfa non cambia. Voi non volete confrontarvi con la Chiesa e ne volete attaccare tutte le posizioni senza discuterle, semplicemente criminalizzando la Chiesa per ridurla al silenzio. Questo prescinde totalmente dalla tua fede interiore, di cui io non so nulla. Non so se è una fede arbitraria, se è la fede di chi fa di Gesù Cristo una variante di Bob Marley o altro. Sta di fatto che io mi attengo a ciò che sostieni, e in ciò che sostieni vedo chiaramente che ti aggreghi a chi porta avanti una continua e totale aggressione a una religione comunitaria. La tua fede individuale è una cosa tua, ma ciò che attacchi è di molti, e non puoi pensare di averne in cambio il silenzio. Troppa gente vuole il silenzio da parte del mondo cattolico.
E permettimi di dire un’altra cosa. Il modo in cui hai concluso la tua replica è veramente scomposto e carico di senso di beffa, e mi riferisco al fatto che hai alluso a qualcuno che sarebbe tanto esperto di lapidazioni e di roghi. Ti garantisco che da questa parte non c’è nessuno che abbia questo genere di esperienza. Ribadisco che il mondo della Chiesa cattolica è un mondo sano, fatto di criterio e di buon senso. Ripeto che noi cattolici rappresentiamo l’anima storicamente moderata di questa Repubblica, e il modo in cui veniamo esposti ad intemperanze estremistiche e a campagne denigratorie da parte di certa politica non ci rende giustizia e non ci tutela come cittadini.
Carmen, 24 anni, Salerno
Ciao Carmen,
ho visto solo ora il tuo commento del 30 ottobre scorso. Mi permetto di fare delle osservazioni alle tue senza alcuna pretesa di aver ragione. E neppure la volontà di dire chi ha o meno ragione. Mi accusi di avere messo in bocca delle invettive al prete. Voglio farti notare che mi sono limitato a raccontare ciò che ha detto lui. Io in bocca agli altri non metto nulla. Non sono d’accordo con te (e non significa che io abbia ragione e tu no) quando parli di leggende nere prive di ogni fondamento. Del resto la storia (vera) parla da sé e non ha certamente bisogno di me per difendersi. Però prendo atto dei commenti che fai tu sulla Chiesa… Ti ringrazio di ricordarmi che ognuno di noi deve sempre porsi il dubbio. E io infatti me lo pongo sempre. E’ proprio perché mi pongo dei dubbi che da cattolitco e cristiano praticante mi sento a disagio quando sento parlare dei preti a quel modo. Così come mi sento a disagio quando gente che veste la tonaca la insozza rubando l’innocenza a bambini che non hanno colpe. Così come mi sento a disagio quando persone come te (che comunque rispetto) danno patenti agli altri. Che ne sai se io sono o meno di sinistra? Che ne sai se io vado o meno la domenica in chiesa? Che ne sai se io leggo o meno la Bibbia la sera prima di addormentarmi? Che ne sai se io recito o meno il Rosario? Che ne sai se io vado o meno in pellegrinaggio? Che ne sai se io sono praticante o no? Dubbi che, dal tuo scritto, immagino che tu non ti sia neppure posta. Sono contento che tu abbia la Chiesa come riferimento spirituale. Io invece la Chiesa come riferimento non ce l’ho più visto quello che fanno e come si comportano quelli che la dovrebbero rappresentare. E rappresentare me che pratico i sacramenti. Perché come dice il Vangelo, non bastano le parole ma occorrono i fatti. Per fortuna il mio riferimento sono Cristo, che io definisco il più grande progressista della storia, la Madonna e le schiere degli Angeli e dei Santi. Infine, permettimi un’ultima osservazione: io a sassate prendo nessuno. Perché non credo di avere la forza di scagliare la prima pietra. Semmai sono altri più esperti di me con le lapidazioni e i roghi.
Un caro saluto, Cesario Picca
Dunque, prima prendi un anziano prete antiunitario (sai, a questo mondo c’è posto per tutti, finanche per gli antiunitari, e alle volte capita che uno di questi sia un prete), gli metti in bocca invettive e sproloqui fuori dal senso comune, e te ne esci con un “da un sacerdote non posso aspettarmi altro”, infine tiri fuori una condanna totale della Chiesa Cattolica addebitandole colpe di 2000 anni, molte delle quali sono leggende nere prive di ogni fondamento storiografico, il tutto per proporre l’idea di una Chiesa oscurantista che rappresenta un’anomalia estremista, fanatica e mentalmente arretrata. Ma scusami tanto, non è che per caso riesci solo per un secondo a pensare che l’oscurantismo possa riguardare piuttosto te e il tuo modo di pensare? Guarda che noi cattolici siamo la realtà moderata per eccellenza in questo paese, e lo siamo anche in virtù del fatto di avere la Chiesa come riferimento spirituale. Il tuo modo di voler ridurre il mondo cattolico a una caricatura grottesca da prendere a sassate è quanto mai fuori luogo. Del resto da uno di sinistra non posso aspettarmi altro.
Carmen, 23 anni, Salerno